Assistenza sanitaria e psicologica

PRIMA EMERGENZA E POST EMERGENZA

Periodo:

a) Thorland: gennaio - agosto 2010 
b) Cité du Soleil: gennaio 2010 – agosto 2011

 

Durante tutto il periodo di gestione dei campi (e nei casi più vulnerabili anche a seguito dalla fuoriuscita da questi) il VIS ha seguito da un punto di vista medico le persone sfollate.

L’assistenza sanitaria è stata curata in collaborazione con altre organizzazioni specializzate nel settore. Nel campo di Thorland, dove si è stimata una media giornaliera di 150 pazienti, le ONG presenti e attive nel settore della salute, si sono organizzate in modo da coprire l’intera area.

Gli interventi sono stati efficaci e i medicinali sono stati distribuiti gratuitamente ai pazienti. Per i casi più gravi è stato avviato un sistema di refferal  per agevolare il trasporto dei pazienti che necessitavano di essere trasferiti d’urgenza in ospedale. In molti di questi casi si è sostenuto anche economicamente il costo delle cure mediche e delle terapie. Nei campi di Cité Soleil, dove la presenza delle ONG dedicate all’ambito sanitario era limitata e/o assente, il VIS, attraverso gli agenti sociali locali, seguiva la presa in carico dei pazienti (dall’accompagnamento dei malati alle strutture sanitarie, all’acquisto dei medicinali, al monitoraggio dell’effettivo rispetto delle terapie nei casi più difficili)

Bisogna inoltre rilevare, in quest’ambito, l’impegno profuso nel contrastare lo scoppio dell’epidemia di colera verificatosi dalla fine di ottobre 2010 a Port au Prince, epidemia che ha provocato migliaia di vittime e centinaia di migliaia di contagi. Il VIS ha tempestivamente reagito alla crisi sanitaria sia con misure mirate di cura e di contrasto alla diffusione del contagio, sia attivando un articolato sistema di prevenzione. Nel territorio di Cote Plage, area del Comune di Carrefour dove prima era presente il campo sfollati di Thorland, l’intervento è stato massiccio, soprattutto durante i mesi di novembre e dicembre 2010, e ha previsto: l’allestimento di punti di prevenzione nel Centro di formazione e di ricreazione Don Bosco - frequentato da circa 500 persone al giorno- e nelle adiacenti scuole salesiane - primaria e secondaria: circa 3.000 bambini e ragazzi-  nonché nelle principali scuole del quartiere e nella parrocchia, la disinfezione delle strade del quartiere e delle case dove erano stati rilevati casi di contagio e nelle abitazioni e spazi limitrofi. L’intervento è continuato fino alla fine di febbraio 2011 quando i dati a livello nazionale e locale davano indicazioni positive sulla possibilità di ripresa delle strutture sanitarie specificatamente chiamate ad intervenire. A giugno si è registrata una ripresa dell’epidemia e per due mesi si sono ripristinate le misure di disinfezione e prevenzione nel centro di Thorland, nella vicina scuola e in tutte quelle aree con casi di colera segnalati.

A Cité du Soleil è stato avviato un programma di prevenzione e risposta al colera analogo, attraverso l’installazione all’entrata dei due campi di punti acqua clorata per la prevenzione dell’area e la regolare disinfezione e pulizia dei terreni occupati e delle aree limitrofe.

In entrambi i quartieri il programma è stato realizzato grazie al lavoro di equipe di igiene, appositamente selezionate, composte da persone accolte nei campi in base alla loro vulnerabilità e competenza, e da persone particolarmente adatte al tipo di lavoro. Il personale è stato oggetto di sessioni di formazione e aggiornamento ad hoc sull’argomento e, in maniera diretta o attraverso la collaborazione con altre organizzazioni specializzate, ha realizzato un programma di sensibilizzazione della popolazione interessata e dei beneficiari delle strutture educative circa la prevenzione e le buone pratiche da adottare nel caso di contagio.

Dal mese di gennaio fino a maggio 2011, in coordinamento con un’altra Organizzazione Non Governativa Italiana, nel campo di San Francois de Sales è stato installato un punto di primo soccorso e di reidratazione in caso di contagio da colera, effettivo o sospetto. Beneficiario di questo servizio è stato  l’entourage del quartiere di Projet Drouillard, parte del Comune di Citè Soleil. Per i casi più gravi si è provveduto all’accompagnamento in strutture specifiche.