Bolivia: verso un'educazione inclusiva

7 maggio 2019 - Quanto lavoro c’è dietro la frase: “La legge è uguale per tutti”. In Bolivia, dal 2014 è entrata in vigore la legge 223 - Decreto Supremo N.1893 “Legge generale per le Persone con Disabilità”, che mira a garantire diritti politici, civili e sociali alle persone con diversamente abili. Proprio su questa base legislativa il VIS ha deciso di partecipare come partner all’iniziativa Strategie di Inclusione nei servizi socio-sanitari e scolastici. Modelli operativi per Accompagnare il bambino con Disabilità in Bolivia. (SI-AD).

 

Il progetto, avviato nel 2018 dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi (FDCG) e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e il Ministero Affari Esteri (MAE), mira a promuovere i diritti delle bambine e dei bambini con disabilità, e in particolare favorendone l’accesso alla salute e all’inclusione scolastica nel Dipartimento di Cochabamba. Specificatamente, il progetto interviene nella zona Ovest e Sud della Regione, dove è carente la presenza delle istituzioni e vi sono scarse risorse economiche. Infatti, nonostante vi siano leggi ad hoc, il tema dell’inclusione scolastica dei bambini con disabilità è ancora molto attuale ed esige interventi efficaci.

 

Il progetto si sviluppa attorno alle seguenti aree d’intervento: salute, educazione e rafforzamento della società civile. L’azione del VIS si concentra nell’ambito educativo, coadiuvando il partner locale Escuela Populares Don Bosco (EPDB). Si opera in quattro scuole elementari per favorire processi d’inclusione scolastica che possano essere replicati anche da altre unità educative appartenenti alla rete di EPDB, in Bolivia dal 1990, e che promuovono il modello pedagogico, conosciuto come “Sistema Preventivo di Don Bosco”. La rete EPDB, infatti, raccoglie oltre 250 scuole di vario livello (iniziale, primaria e secondaria) e mira a garantire un sistema educativo ai bambini/e dai 3-17 anni appartenenti alla fascia più vulnerabile del Paese.

 

Nella prima annualità, riguardo la componente di salute sono stati effettuati controlli presso le scuole elementari e sono state rilevate le differenti tipologie di disabilità sia motorie sia visive. Inoltre, sono state  realizzate  infrastrutture presso le quattro unità educative per favorire l’accesso a persone con disabilità. Per quanto riguarda la componente educativa è stato avviato un corso semestrale per formare tirocinanti sul tema dell’inclusione educativa. In ultimo, riguardo la componente di rafforzamento della società civile, sono stati realizzati diversi workshops per sensibilizzare una fascia ampia della popolazione sul tema dell’educazione inclusiva.