Caro Babbo Natale… Il desiderio di riabbracciare Giovanni Lo Porto

15 dicembre 2014 - Riportiamo una speciale lettera per Babbo Natale. E' stata scritta dagli amici di Giovanni Lo Porto, il cooperante italiano rapito in Pakistan il 19 gennaio 2012. Ci uniamo ancora una volta all'appello per la sua liberazione.

 

Caro Babbo Natale, 

quest'anno ti scrivo con un mese di anticipo per darti il tempo di organizzarti. Avrei bisogno di un regalo molto prezioso e credo che tu sia l'unico che possa esaudire il mio desiderio.

Dovresti prendere la tua slitta magica ed insieme alle renne (pure loro magiche, magari avranno la vista Xray?) sorvolare tutta la zona delle montagne tribali per cercare il mio regalo e portarmelo con la tua slitta.

Ho provato a chiederlo a presidenti, ministri e giornalisti ma, niente da fare, nessuno riesce a portare questo regalo in Italia. Per favore, caro Babbo, pensaci tu. Non dirmi che hai bisogno di tempo, che è una situazione complicata o che il prezzo del mio regalo è troppo alto...per favore!

Ti prego, porta Giovanni a casa per Natale!
E non dirmi che fai solo regali e non miracoli! A Natale c'è magia nell'aria e, dopo due anni, se non crediamo nella magia, in cosa dobbiamo credere per andare avanti?

Fa che Giovanni quest'anno stia al caldo con la sua famiglia, si strafoghi di pandoro e cannoli, di cotechino e lenticchie e si faccia dare un sacco di pacche sulle spalle per gli auguri...che siano auguri di ben tornato e di un felice anno nuovo...che sia dinuovo con noi a suonare, ridere, scherzare, ridere e piangere di gioia...

Oppure, se davvero non ci riesci allora fa che ci sia la pace nel mondo, che trionfi ovunque la giustizia e che nessun bambino soffra piú la fame. 
Non faresti felice me, ma faresti comunque felice Giovanni...

Grazie in anticipo...

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