La festa dei bambini africani: contro tuttre le ingiustizie, per celebrare la vita

Il 16 di giugno del 1976, quando il Sud Africa era ancora oppresso dall’Apartheid e il popolo viveva una realtà di sottomissione ed ingiustizia, bambini, adolescenti e giovani della regione di Soweto abbandonarono le scuole e si riversarono per le strade dando vita ad una manifestazione pacifica.

L’obiettivo era risvegliare la coscienza del governo di allora, dimostrando che anch’essi, seppur bambini, erano consapevoli dell’ingiustizia della propria condizione di vita, in una società dominata dalla discriminazione e dalla violenza. La polizia, in quell’occasione, per riportare l’ordine fece fuoco contro i piccoli manifestanti, uccidendo centinaia di bambini.

In ricordo dell’accaduto, per omaggiare giovani e bambini protagonisti di quel episodio, l’allora Organizzazione dell’ Unità Africana, oggi Unione Africana, instituì il 16 di giugno come giornata dei bambini africani.

Ricordando l’atrocità di quell’atto, ci si è fermati ad omaggiare una fascia della popolazione africana tutt’oggi in grande rischio, e soggette a continue violenze.

Qui nella capitale angolana, Luanda, ed in particolare nel quartiere povero di Lixeira, la precarietà della vita si nota a partire dai più piccoli; loro che vivono in case di lamiera, che giocano per strada tra cumuli di pattumiera, loro che muoiono per fame, per mancanza di igiene o abbandonati dalle madri; loro a cui spesso viene tolto il diritto allo studio ed al gioco perché è necessario aiutare la famiglia a guadagnare il pasto della giornata.

Ed è per loro che si è fatto festa, per regalare gioco, amicizia, spensieratezza, ma soprattutto per celebrare la vita ed il dovere di proteggerla. È per tutti questi visi innocenti che bisogna battersi, perché possano essere protagonisti di un futuro sorridente di un continente che, culla dell’umanità, ha molte storie da raccontare e valori da insegnare.

Fulvia Boniardi, Volontaria VIS in Angola