Rigoberta Menchù scambiata per una venditrice e cacciata da un albergo

Si aggirava nella hall dell’albergo nell’attesa di rilasciare un’intervista ed è stata cacciata dai dipendenti della struttura. È successo a Cancun, città turistica del Messico, a Rigoberta Menchù, Nobel per la pace e candidata alla presidenza del Guatemala.
Era in città su invito del presidente messicano Felipe Calderón, per partecipare come ospite d’onore all'assemblea dell'Associazione Acqua potabile e risanamento.
Gli addetti alla sicurezza dell’hotel, dove si trovava la Menchù, insospettiti dai tipici vestiti di india maya che la Premio Nobel indossa sempre, l’hanno buttata fuori senza sentire spiegazioni, convinti che fosse una venditrice ambulante e potesse infastidire i clienti.

L’episodio, reso pubblico dall’emittente Union Radio, infastidisce invece noi e tutti quelli che si battono contro i pregiudizi, le discriminazioni e le ingiustizie.

Infastidisce chi non usa i tacchi per andare a un matrimonio, chi mette i jeans al lavoro, chi guarda dopo aver visto e legge dopo aver sfogliato.

Infastidisce chi ama ascoltare i dialetti per riconoscerne le note non l’autore, chi supera i luoghi comuni visitandoli, chi sta dalla parte della maggioranza per difendere la minoranza.

Infastidisce chi, in un giorno d’agosto, è entrata in un albergo per parlare del bene della Pace e si è ritrovata a parlare del male di un Pregiudizio.

Anna Masucci