Emergenza Pakistan

20 milioni le persone afflitte delle devastanti inondazioni che hanno colpito il Pakistan, tra queste almeno 6 milioni, che hanno perso la propria abitazione, cercano riparo, cibo, acqua potabile e strutture igienico sanitarie.

Le cifre ufficiali parlano di almeno 1660 morti nell'alluvione. Le piogge monsoniche hanno letteralmente messo in ginocchio il Paese. Un'area vasta quanto l'Italia è stata inondata dalle piogge e dallo straripamento dei fiumi.

E' il più grande disastro mai visto in Pakistan sino ad oggi: secondo le fonti dell'ONU e della Commissione Europea, le dimensioni della crisi sono di gran lunga superiori a quelle del terremoto che, nel 2005, provocò decine di migliaia di morti.

I Salesiani di Don Bosco sono presenti in Pakistan dall'agosto 1999. Si sono stabiliti nella diocesi di Hyderabad, in particolare nell'area di Quetta, e nella diocesi di Lahore. Il VIS ha iniziato a collaborare con loro già dal 2005, a seguito del terremoto che colpì il nord del Paese. Da quel momento, il VIS è intervenuto con diversi progetti di emergenza e di sviluppo: assistendo gli alluvionati, supportando finanziariamente il "Programma di assistenza per le vittime del terremoto", costituito sia da aiuti umanitari sia da interventi di ricostruzione di case e scuole; sostenendo centinaia di ragazzi poveri pakistani e afgani (cristiani e musulmani) con il progetto di Sostegno a Distanza; dando anche un importante contributo per il progetto "Promozione della Donna" per la formazione di ragazze e giovani musulmane.