Gender gap etiope, le nuove sfide del progetto DEAL

17 settembre 2019 - Nell' ambito del progetto DEAL all'interno del Programma SINCE, realizzato in Etiopia dal VIS, ogni tre mesi vengono organizzati incontri specifici con l'obbiettivo di mettere in comunicazione il settore pubblico (uffici governativi locali, Public Employment Service) con le aziende private e istituti di formazione professionale.

 

A fine agosto si sono svolte le piattaforme di scambio relative al settore tessile e al settore metal. Questi incontri rappresentano l'occasione per discutere l'andamento del progetto e anche per analizzare un aspetto specifico nel dettaglio. In questo caso, ci si è concentrati sulla creazione di una strategia per l'impiego. Un argomento sentito e condiviso tra tutti gli attori che cooperano e che punta a favorire le opportunità lavorative per gli studenti che sono formati all'interno del progetto presso gli istituti coinvolti. Inoltre, nel corso della piattaforma in ambito metal, c'è stato spazio per valorizzare le aziende che hanno ospitato giovani formati nel loro periodo di apprendistato.

 

Un tema affrontato nella seconda giornata di incontri è stato quello del gender, riscontrando una problematica in alcuni settori dove è evidente una predominanza maschile che limita l'accesso alla formazione per le donne, che si ritrovano a svolgere lavori meno pagati e privi di tutele nel settore informale dell'economia.

È stato possibile discutere l'argomento sulle basi statistiche di una ricerca dal titolo "A study on Social Norms and Organizations", condotta nelle 4 woreda (comuni) del progetto, Mekelle, Wukro, Atsiwomoberta e Raya Alamata. La ricerca è stata condivisa durante un workshop, evidenziando come questa visione stereotipata sia profondamente radicata per diversi motivi:

 

- i lavori domestici, gestione dei figli e degli anziani della famiglia, non permettono alle donne di svolgere altre attività lavorative che richiedano tempo e sforzo. Le donne sono costrette a preferire mansioni più semplici con orari ridotti;

- l'early marriage, altro elemento vincolante, la pratica del matrimonio precoce rappresenta un problema nella aree rurali del Paese, ostacolando per le ragazze il proprio percorso formativo;

- la differenza salariale, in quanto alle donne è corrisposto uno stipendio inferiore a quello degli uomini. In media, una daily labour donna viene pagata 120.00 ETB/giorno (3,7€ al giorno), mentre un suo parilivello uomo riceve 170.00 ETB/giorno (5,23€ al giorno);

- mancanza di fiducia nel sistema scolastico da parte delle donne, ai loro occhi - nonostante i dati indichino il contrario - non credono di avere pari opportunità, sottovalutandosi in termini di abilità e sentendosi vincolate alle scelte relative al contesto familiare. I dati dei TVET college (centri di formazione tecnica professionale) dimostrano però che mettendo a confronto performance femminili e maschili non emergono differenze rilevanti.

 

Questi fenomeni si ingigantiscono quanto più ci allontana dal contesto semi-urbanizzato della città di Mekelle. Nella città, infatti, la risposta alla domanda: "Credi che le donne siano in grado di ottenere le stesse performance educative/formative degli uomini" il 19% risponde no, mentre a Raya Alamata, località rurale distante quasi 100 km dalla città, cresce fino al 71% la risposta negativa. Per contrastare questo fenomeno, dovuto principalmente a norme sociali, all'interno del progetto DEAL si dedicherà maggiore attenzione alle attività di consapevolezza sulla tematica di gender e lotta alla stereotipizzazione.