Il VIS risponde alla chiamata, pubblicato il report 2018 di EASO

26 giugno 2019 – L’agenzia EASO, che nasce su proposta della Commissione Europea, ogni anno redige il rapporto che monitora la situazione delle richieste di asilo in entrata con destinazione finale nell’Unione Europea.  Il VIS appare all’interno del documento sia nell’elenco delle fonti della società civile che hanno aiutato a elaborare il rapporto, ma soprattutto tra gli ‘acknowledgements’ (riconoscimento o ringraziamento) per aver risposto all’invito a fornire informazioni che hanno contribuito alla stesura del report, e in questa lista il VIS è l’unica organizzazione o istituzione italiana presente.

 

Lo scopo del report è fornire una panoramica completa degli sviluppi relativi all’asilo: in ambito legislativo, politico, delle modalità europee e nei singoli Stati. Attingendo da una varietà di fonti, la relazione esamina le principali tendenze statistiche in materia e analizza i cambiamenti relativi al funzionamento del sistema delle richieste durante l'anno di riferimento.

 

Il rapporto relativo allo scorso anno, reso pubblico durante un evento che si è svolto il 24 giugno a Bruxelles (disponibile cliccando qui), ha evidenziato  un calo delle domande di asilo presentate nei 28 Paesi dell’Unione Europa a cui si aggiungono Norvegia, Svizzera, Liechtenstein e Islanda. In totale 664.480 richieste, confermando  la Germania al primo posto, anche se in diminuzione,  tra i Paesi preferiti come mete di possibile approdo a cui seguono la Francia (in aumento), la Grecia(in aumento), l’Italia (in diminuzione) e la Spagna (in aumento).

 

L’Italia è il Paese UE che ha registrato il calo maggiore di domande di asilo nell’anno 2018, pari al -53% rispetto al 2017. Il rapporto evidenzia ancora come siriani, afghani e iracheni siano i più numerosi  tra i richiedenti asilo; quasi un terzo dei richiedenti sono minori, mentre la metà delle richieste del 2018 coinvolgono individui che rientrano nella fascia 18-35 anni.