La voce dei salesiani al Parlamento Europeo

22 febbraio 2019 – Barbara Terenzi, Coordinatrice dell'Ufficio Advocacy e Diritti Umani del VIS, ha illustrato la campagna "Stop Tratta" e il lavoro congiunto con altri enti salesiani per prevenire il drammatico fenomeno delle migrazioni irregolari e promuovere la migrazione circolare.

 

La cornice era l'incontro organizzato dalla Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea (COMECE) assieme a "Don Bosco International" il 19 febbraio scorso al Parlamento Europeo di Bruxelles, per dare voce in particolare alle giovani più indifese della Sierra Leone. Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha incoraggiato a proseguire sulla strada tracciata dai salesiani.

 

"Il VIS – ha spiegato Barbara nel corso del suo intervento - opera in linea con le indicazioni di Papa Francesco contenute nell'appena uscito manuale Pastoral Orientations on Human Trafficking, e nel rispetto del diritto a migrare e diritto a rimanere di ogni essere umano. Il VIS ha portato avanti campagne di sensibilizzazione in vari Paesi stranieri fra cui il Senegal, Gambia, Mali, Niger, Ghana, Liberia, Etiopia, Eritrea. In Senegal e in Gambia, in dialogo con Don Bosco 2000 e Missioni Don Bosco, sta implementando un progetto di formazione professionale e creazione di start up in ambito agricolo mirati ai giovani migranti di ritorno".

 

I lavori sono proseguiti parlando di advocacy per le ragazze in difficoltà alla presenza dell'eurodeputata spagnola Teresa Jiménez-Becerril e don Jorge Crisafulli direttore dell'opera e ONG "Don Bosco Fambul" in Sierra Leone. Accanto a loro una giovane ragazza che sta beneficiando dei programmi salesiani, Augusta Ngobu-Gboli, e che ha condiviso coi presenti la sua straziante storia di abusi e violenze. Da tutto ciò la 22enne è stata salvata grazie alle opportunità scaturite dalle iniziative salesiane. Adesso Augusta può vivere lavorando come giovane imprenditrice nel campo della ristorazione e al tempo stesso formare altre ragazze che hanno vissuto le stesse traumatiche esperienze.