"Liberi di partire, liberi di restare" in Mali: il VIS accoglie la sfida!

2 febbraio 2018 - Lo scorso venerdì 26 gennaio 2018 presso il Centro Père Michel di Bamako si è tenuta l’inaugurazione ufficiale del progetto VIS «Liberi di partire, liberi di restare» finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana e avente come beneficiari i giovani maliani a rischio di migrazione irregolare.

La cerimonia si è svolta alla presenza del provinciale dei salesiani in AFO, Padre José Elegbede, del direttore d’ADAFO, P.Paul nelle veci di F. Hernan, dell’abate Emile Konare, rappresentante del Vescovo di Bamako e presidente della Conferenza Episcopale del Mali, della rappresentante del Ministero dei Maliani all’estero, del sindaco del Comune II di Bamako, del rappresentante della Direzione nazionale dell’Insegnamento tecnico professionale, del consolato onorario italiano e dei partner locali beneficiari del progetto i Centri di Formazione Professionali gestiti dalla Congregazione dei Salesiani di Don Bosco nel paese (a Bamako, Touba e Sikasso) e con la Diocesi di Kayes.

 

L'IMPEGNO DEL VIS PER COSTRUIRE UN FUTURO PER I GIOVANI MALIANI 

Il rappresentante del comune di Bamako nelle sue parole di benvenuto ha affermato che le differenti crisi socio-economiche e politiche hanno fatto del Mali un paese di migrazione per eccellenza. Si è rammaricato del fatto che il fenomeno della migrazione irregolare sia oggi una delle maggiori preoccupazioni nel paese e ringrazia VIS di avere accettato la sfida per contrastare questo fenomeno.

In merito a questa situazione, P. George portavoce di tutti i partner locali, ha sottolineato che grazie al progetto molti dei giovani presenti alla cerimonia saranno formati professionalmente e quindi potranno sfruttare al meglio le opportunità del loro paese senza essere costretti ad emigrare.

La rappresentante del Ministro dei maliani all’estero ha approfittato della presenza dei ragazzi della scuola per denunciare i rischi della migrazione clandestina. In questi ultimi anni, ha dichiarato M.me Guindo Fatim Diakité, la migrazione irregolare è al centro delle maggiori preoccupazioni del governo maliano ed ha sottolineato che il Mali è considerato come uno dei paesi africani che registra un gran numero di candidati alla migrazione irregolare a causa della povertà e soprattutto della disoccupazione giovanile.

 

FORMAZIONE E LAVORO PER RAGAZZI E MIGRANTI DI RITORNO 

Con questo progetto della durata di tre anni, il VIS si propone di contribuire alla riduzione dei flussi migratori irregolari dal Mali, sostenendo percorsi di formazione ed inserimento socio-lavorativo in grado di creare opportunità per la gioventù locale e di favorire la reintegrazione sociale dei migranti di ritorno. Nello specifico si vogliono migliorare, nelle comunità target, le condizioni economiche e sociali dei gruppi maggiormente esposti alla tentazione della migrazione irregolare e facili vittime dei trafficanti di esseri umani, e dei migranti di ritorno attraverso lo sviluppo delle competenze tecniche e professionali e l’accesso al mercato del lavoro.

 

I NUMERI DEL PROGETTO

In tre anni più di 1.500 giovani saranno coinvolti nel progetto: nello specifico 200 seguiranno una ricerca che porterà a capire quale sia il legame tra formazione professionale, inserimento nel mondo del lavoro e scelta migratoria; 300 giovani saranno formati in agricoltura nella diocesi di Kayes, 800 giovani saranno formati al Centro Père Michel a Bamako, 150 nelle tecniche agricole e 40 in saldatura a Touba, sarà creato un’équipe di esperti in Approccio per Competenze a Bamako che metterà a disposizione la propria esperienza al servizio degli altri centri professionali. Verrà creata una biblioteca informatizzata con contenuti aggiornati e scaricabili gratuitamente. Infine, 100 giovani saranno accompagnati e seguiti nel loro percorso di inserimento nel mondo del lavoro.