Vestiamoci di Pace - Fumetti per un mondo possibile

Questo catalogo rappresenta un caso evidente di conflitto di interessi. Come fumettista e socio dell'associazione VIS (volontariato internazionale per lo sviluppo), mi sono chiesto spesso come fosse possibile combinare queste due realtà, cercando un'idea originale che potesse coinvolgere il mondo dei fumetti con quello della cooperazione internazionale. Ma rimaneva solo uno dei tanti progetti che affollano la mente di unfumettista e restano abbozzati, in un angolo, apparentemente irrealizzabili ma in attesa del momento giusto per saltar fuori.


E l’occasione è arrivata quando gli amici di Veneziacomix, Francesco Capigatti ed Emanuele Tenderini, mi hanno coinvolto nell’organizzazione del Venice Comic Art Fest, il primo festival del fumetto della città lagunare. Così gliene ho parlato una sera e sin da subito hanno appoggiato e sostenuto con entusiasmo l’iniziativa, aiutandomi a svilupparla in un progetto concreto.
Lo stesso entusiasmo l’ho riscontrato tra i soci Vis, partendo dal presidente Massimo Zortea, che hanno capito la potenzialità di usare l'impatto mediatico del fumetto per far conoscere i progetti di sviluppo che l’associazione porta avanti.


L’idea in se è molto semplice: invitare i fumettisti a realizzare, gratuitamente, un'illustrazione con un loro personaggio che “indossa”, in un modo o nell’altro, la bandiera della pace, per organizzare con queste una mostra a scopo benefico. Un’idea semplice che portava però a una grande sfida: saremmo riusciti a contattare e a coinvolgere un sufficiente numero di fumettisti attorno a questa nuova iniziativa? Tutto ciò in pochissimo tempo perché in neanche due mesi avremmo dovuto avere tutte le tavole per poter preparare il catalogo in tempo per il festival. Abbiamo deciso di provarci, contattando personalmente i fumettisti di Vestiamoci di Pace - Fumettisti per un mondo possibile cui abbiamo rintracciato l'indirizzo e facendo girare l’invito nei vari forum specializzati. E lentamente la notizia si è diffusa, suscitando un interesse e sostegno incoraggianti, finchésono iniziate ad arrivare le illustrazioni. Alla fine siamo riusciti a coinvolgere trentasei artisti, qualcuno già famoso, qualcuno alle prime armi, ma tutti hanno aderito con passione ed entusiasmo con la loro arte, come si può vedere dalle loro opere. Il successo dell’iniziativa è dovuto sicuramente al tema della pace in cui tutti si sono sentiti da subito coinvolti. Il titolo della mostra, “vestiamoci di pace”, apparentemente molto semplice, vuol evidenziare come la pace, uno dei diritti fondamentali dell’uomo, sia una realtà troppo importante per delegarla solo a politici e governanti ma deve essere un atteggiamento mentale che parte da ciascuno di noi, nel rapporto con le altre persone, nell’ambiente di lavoro, nello stile di vita, nel consumo critico, nei piccoli gesti della vita quotidiana… quasi appunto come un vestito da indossare sempre, come la divisa di un eroe dei fumetti! Un mondo di pace si costruisce anche con gesti concreti. Per questo lo scopo dell’iniziativa è quello innanzitutto di sensibilizzare, ma anche raccogliere offerte, sul progetto “Tutti a scuola in Sud Sudan”, promosso dal VIS, per formare e dare speranza di un futuro di pace e prosperità a migliaia di giovani sudanesi. L’obiettivo della campagna è di costruire 20 scuole nel sud Sudan, dare istruzione a più di 10 mila bambini, aule per accoglierli, insegnanti per educarli, programmi per sostenerli.


Sicuramente non riusciremo a coprire tutto il progetto solo con le offerte di questo catalogo, ma questo non deve sminuire l’importanza di questa iniziativa: è la dimostrazione che anche in questi tempi, che si cerca di far passar per bui e senza speranza, c’è comunque la voglia di darsi da fare per migliorare le cose, e che a volte basta una piccola idea e si trovano molte persone disposte a spendere il loro tempo e le loro abilità per gli altri. Per questo porgiamo i nostri più sinceri ringraziamenti, da parte del Vis e di Veneziacomix, a tutti gli artisti che, con queste loro illustrazioni, hanno regalato dei piccoli segni di speranza per un mondo possibile!