Palestina: dichiarazione sul verdetto del Tribunale Israeliano a riguardo del muro divisorio nella zona di Cremisan

6 maggio 2013 – Il Superiore dei Salesiani del Medio Oriente, don Munir El Rai, ha emanato il 2 maggio, una dichiarazione sul verdetto del Tribunale Israeliano a riguardo del muro divisorio nella zona di Cremisan.

Di seguito il testo della dichiarazione.

L’Ispettoria Salesiana del Medio Oriente deplora con fermezza il verdetto emanato dalla Commissione Israeliana delle Obiezioni in data 24 aprile 2013, a riguardo del muro divisorio nella zona di Cremisan. La suddetta Commissione ha approvato il percorso del muro secondo i piani disposti dalle Autorità Israeliane, rifiutando la posizione di detta Ispettoria Salesiana e delle famiglie della città di Beit Jala.

I Salesiani del Medio Oriente continuano a sostenere la posizione delle famiglie della città di Beit Jala, restando fermi sulla loro posizione circa la questione del muro, come hanno già espresso più volte e ripetutamente nei precedenti comunicati-stampa e anche davanti al Tribunale Israeliano.

Qui di seguito la sintesi:

I Salesiani del Medio Oriente rifiutano l’imposizione di un muro che divida la gente in Terra Santa e divida le varie istituzione religiose.
 I Salesiani davanti al suddetto Tribunale hanno chiesto che il muro divisorio non separi le proprietà del convento di Cremisan dalla città di Beit Jala e che le intere proprietà del convento di Cremisan rimangano congiunte con la città di Beit Jala.
 Le Autorità Israeliane hanno stabilito tutto il percorso del muro con decisioni unilaterali, senza tener conto del parere legale emanato dal Tribunale Internazionale di Giustizia, a riguardo della costruzione del muro, in data 9 luglio 2004.
L’Ispettoria Salesiana del Medio Oriente esprime la sua piena e continua solidarietà con le famiglie palestinesi di Beit Jala lese nei loro diritti e private delle loro proprietà a causa della costruzione del muro. Inoltre manifesta la sua intenzione di continuare il suo appoggio alla causa legale di queste famiglie contro il muro, riservandosi il diritto di avviare azione legale a tutela della sua proprietà che non è stata oggetto di definizione in precedenti accordi tra i due Stati.
Con la nostra preghiera affinché venga la pace e la giustizia nella Terra Santa.

Don Munir El Rai
Ispettore Salesiano del Medio Oriente

fonte AGENZIA DI INFORMAZIONE SALESIANA