Servizio civile, la storia di Veronica: "La mia avventura in Madagascar"

21 agosto 2017 - Si avvicina la fine di quest’esperienza e con lei il tempo di fare bilanci. Per 12 mesi ho scelto di fare del Madagascar la mia casa ed è arrivato il momento di domandarsi come sia stato il cammino.

L’accoglienza di questo paese è stata generosa, la sua è una ricchezza che stupisce: risaie, canyon, colline, montagne, spiagge… ogni panorama sembra uscito da quelle cartoline che ti lasciano dubbioso che siano state ritoccate e non era quindi possibile avere sfondo migliore.

All’incanto della natura si affianca però la ancor più preziosa bellezza delle persone incontrate lungo la strada: tra tutte i colleghi, che hanno avuto la pazienza di rallentare il passo perché io potessi camminare con loro e che sono stati fondamentali per capire un po’ di più la cultura malagasy, tanto diversa quanto affascinante; i membri delle equipe sociali che nelle scuole e negli oratori salesiani si spendono per dare ai bambini quell’affetto che molto spesso gli è negato in famiglia, persone umili ma al contempo di una grandezza straordinaria che trasmettono il desiderio di dedicare la propria vita a questo, tanta è la loro passione; e Chiara, la mia compagna di avventure, perché al singolare è riduttivo, che ha contribuito a rendere questo cammino speciale come lo è stato, tra gioie e difficoltà abbiamo imparato a fare famiglia e senza di lei non sarebbe stato lo stesso.

Tra poche settimane sarà tempo di tornare e cominciare un tratto di strada ancora da inventare, nel vortice di emozioni ho chiaro però cosa mi porto a casa: la sensazione di pace nell’essermi sentita accolta, compresa e accettata; la riconoscenza verso chi, lungo questo cammino, ha abbracciato la mia diversità e mi ha accompagnata per mano nella sua realtà; e la certezza che quando ci si mette in gioco, e lo si fa davvero, non si può restare uguali a se stessi. Si ascolta, si sperimentano limiti, si cade, si impara. Ogni incontro, ogni sfida lascia in eredità una nuova consapevolezza e una ricchezza che sta a ciascuno far fruttare.

È stato un anno intenso quindi, sotto tanti punti di vista. Ho conosciuto limiti e scoperto qualità di cui avevo consapevolezza solo in parte, mi sono fatta piccola per lasciare spazio, ma soprattutto ho sperimentato quanto nella vita non conti il cammino ma con chi lo si condivide, la luce di cui far tesoro è tutta lì.  

Veronica, Volontaria Servizio Civile in Madagascar