"Tre settimane a Soddo, forse le più belle della mia vita": il racconto di Marco dall'Etiopia

10 ottobre 2014 - Continua il diario di Marco, partito da Roma a Luglio con destinazione Addis Abeba e poi Soddo. Nelle sue parole traspare il significato delle esperienze estive di animazione missionaria. 

Tre settimane a Soddo sono un periodo abbastanza lungo, forse il più bello della mia vita.

Ci siamo trovati da subito immersi nella realtà locale e nelle attività con i ragazzi, senza aver troppo tempo per fermarci e abituarci con calma al nuovo ambiente. Devo ammettere che ciò ci ha aiutato a porci agli altri con spontaneità e a sentirci fin da subito a casa.

La domenica, dopo il primo giorno ricco di emozioni forti e inaspettate, ci dirigiamo verso il carcere: lì ogni settimana Abba Larcher celebra la messa. Saliamo sul pick-up, che regala tanto divertimento e tanto movimento al viaggio, e andiamo al carcere; non ha l’aspetto che immaginavo, non sembra neanche una prigione. Al suo interno ci sono diversi edifici adibiti a chiesette per cattolici, ortodossi e protestanti.

Capitiamo nel giorno in cui Abba Dafit, un sacerdote etiope, celebra la prima messa. Finita la celebrazione, usciamo dal carcere e ci facciamo una passeggiata per Soddo. Tutti gli occhi sono puntati su di noi, c’è curiosità e tanta gioia negli sguardi della gente.

Uno sciame di ragazzi ci segue e noi improvvisiamo qualche gioco camminando per strada. I bambini non ci lasciano mai, neanche quando entriamo nella cattedrale, e ci accompagnano fino al cancello della casa salesiana.

Dopo pranzo, Abba Larcher ci regala le magliette da animatore. Quante volte ripeterà che tra indossare quelle maglie ed essere animatori c’è una bella differenza! 

Nel pomeriggio, l’oratorio è pieno zeppo di bambini.

Cerchiamo di dividerci nel miglior modo possibile per coprire tutto lo spazio e stare con tutti i bambini. Loro non ci mollano mai, non abbiamo un secondo di riposo! Visto il maltempo, ci spostiamo nel salone, dove, dopo alcuni canti dei ragazzi, c’è l’evento della settimana: la distribuzione domenicale dei biscotti.

I ragazzi si dispongono in file per ricevere la propria confezione, ma è veramente un’impresa mantenere l’ordine. Stanchi, concludiamo la giornata in oratorio, con il rosario, al termine del quale Abba ci ricorda come Dio parli a noi attraverso i ragazzi.

Il giorno successivo inizia una nuova settimana del “Summer Together”, dedicata ai tornei sportivi dei ragazzi con almeno dodici anni. La mattina le attività cominciano alle 8:30 e noi, mentre i più grandi giocano, stiamo in oratorio con i più piccoli.

Alle 10 terminano i tornei e iniziano le lezioni d’inglese, che durano un’ora; i ragazzi sono divisi in classi in base all’età e al livello di conoscenza linguistica.

Al pomeriggio l’oratorio è aperto alle 15:30 e le attività terminano intorno alle 17:30 con il rosario, cui partecipano gli animatori insieme a noi missionari e a qualche ragazzo.

Noi missionari abbiamo la giornata scandita dalla preghiera: le lodi al mattino, la messa prima di pranzo e la compieta prima di andare a dormire. Dopo pranzo spesso andiamo con Addisu, aspirante salesiano, per le vie di Soddo. La sera è dedicata al gruppo: ci raccontiamo un po’ delle nostre vite, ci rilassiamo e giochiamo.

Don Bosco diceva : “Amate ciò che amano i giovani, affinché i giovani amino ciò che amate voi”.

Mercoledì 30 Luglio è una giornata diversa: andiamo con le missionarie della carità, una vera e propria risorsa per la comunità di Soddo, a visitare lo Smiling Children Town, un centro che accoglie ragazzi di strada. Nel pomeriggio, alcuni di noi vanno insieme alle missionarie nelle case di alcune famiglie, tra le più povere della cittadina; gli altri avranno la possibilità di fare quest’esperienza nei giorni successivi.

Sabato c’è il pranzo dei ragazzi e la settimana si conclude con il rosario pomeridiano. 

Avendo un pomeriggio libero, ne approfittiamo per visitare il mercato di Soddo: un’immensa distesa di bancarelle affollate che ci lascia a bocca aperta al primo sguardo. Più tardi ci fermiamo per una “breve” pausa-caffè di un’ora e mezza (secondo le consuetudini locali, vediamo prendere i chicchi di caffè dalla pianta, tostarli davanti a noi e preparare il caffè).

Il giorno dopo decidiamo di andare a messa in cattedrale: una celebrazione in lingua amarica molto animata e colorata.

Durante la seconda settimana diventiamo veramente protagonisti organizzando i giochi della mattina per i più piccoli: giochi semplici a stand, che garantiscono la vincita di un ticket colorato in caso di vittoria. A fine mattinata, ogni bambino entra nel salone per ricevere il premio corrispondente al numero dei tickets guadagnati. I premi sono il materiale raccolto in Italia grazie alla generosità di tante persone, in particolare abbigliamento, accessori scolastici e per l’igiene.

La domenica decidiamo di tornare in carcere per la messa. 

Una sera, Abba Larcher ci racconta la sua esperienza da missionario, che lo ha visto partire a 19 anni come novizio per il Libano, rimanere in Medio Oriente fino allo scoppio della rivoluzione khomeiniana in Iran, tornare in Italia e andare in Etiopia, dove ormai opera da 20 anni. Abba ha aperto le case salesiane di Adua e di Gambella, facendo partire diverse attività come la scuola, prima di giungere a Soddo nel 2011.

Tutta la sua vita è improntata sull’uscita missionaria, tanto cara a Papa Francesco, per portare l’amore di Dio ai più poveri e ai più bisognosi. La terza settimana della nostra missione a Soddo è dedicata ai più grandi, con attività che mirano a formare e a rinforzare lo spirito di gruppo delle varie squadre del Summer Together.

Martedì 12 Agosto la sveglia suona molto presto, è un giorno di riposo per noi: il giorno della gita. Alle 5 partiamo con un pullmino, ci fermiamo a Shashamene per la colazione e arriviamo a Langano, dove rimaniamo alla riva di uno splendido lago.

La giornata continua con la visita a una riserva di animali (struzzi, gazzelle, facoceri) e poi si riparte per Awasa. Anche qui, dopo un breve giro per la città, ci dirigiamo al lago, dove ci aspettano marabù e ippopotami. Questa città ospiterà nei prossimi anni una nuova casa salesiana.

Giovedì 14 Agosto è un giorno un po’ triste per noi, le ultime ora trascorse a Soddo, tra saluti, pulizie, consegna di premi agli animatori e scambio di regali con la comunità salesiana. Nel giorno dell’assunzione (non per l’Etiopia, dove si festeggia il 22 Agosto), con i bambini che inseguono il pullmino salutandoci, partiamo per Addis Abeba…

Quante emozioni il Signore ci ha regalato a Soddo!

Marco Fulgaro