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cooperativa naffore
Astou

"Quando mia madre si è ammalata nel 2017 ho dovuto lasciare la scuola e prendermi cura di mio fratello e delle mie sorelle. Con la borsa di studio offerta da VIS ho avuto l'opportunità di tornare a studiare. Mi chiamo Astou Keita, ho 18 anni e grazie a questa opportunità nell’ambito del progetto 'Donne, giovani e imprese sociali: pilastri di un futuro sostenibile e inclusivo' mi sono specializzata nella trasformazione agro-alimentare per la produzione di succhi.

Oggi, con le conoscenze acquisite, sono in grado di produrre e vendere, con altre ragazze della cooperativa Naffore di cui faccio parte, succhi di frutta al mercato oppure su commissione. Sono anche in grado di pagare le medicine di mia madre, il materiale scolastico per le mie sorelle e di avere un reddito extra vendendo nel mio quartiere il succo che produco in casa.

La realtà è che in Senegal, se non hai soldi o non possiedi una proprietà, non sei molto considerato, ma ora, grazie agli studi che ho fatto, le persone mi guardano con ammirazione. Le ragazze della cooperativa mi chiedono consigli ed opinioni, e a casa la mia voce è ascoltata e rispettata. Questo mi fa sentire una persona responsabile. Una cosa di cui sono orgogliosa è che recentemente siamo riusciti a stipulare una convenzione con un hotel locale che ordinerà i nostri prodotti per tutti i grandi eventi. In futuro, il mio sogno è quello di aprire un negozio di succhi di frutta tutto mio".

Il progetto “Donne, giovani e imprese sociali: pilastri di un avvenire sostenibile ed inclusivo", finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nell'ambito delle iniziative di contrasto alla crisi umanitaria ed economica in Mali e Senegal, mira a favorire il consolidamento delle imprese comunitarie affinché diventino motori di una crescita economica e uno sviluppo sociale sostenibile per le comunità in cui esse sono inserite. VIS, insieme ai suoi partner COOPI e LVIA, ha raggiunto, attraverso il progetto 46 associazioni, di cui 20 in Senegal e 26 in Mali. Per ogni associazione è stata selezionata una persona che ha ricevuto una borsa di studio e di lavoro per rafforzare le proprie competenze e migliorare la catena produttiva.

“FANTAA”, un gruppo di interesse economico per la dignità e la salute delle donne

In molti Paesi, l'impatto dei pregiudizi sulle mestruazioni è ancora molto forte.

Al via un progetto di emergenza per combattere l'insicurezza alimentare e lavorativa in Senegal

Nell’ambito del progetto AID12289, finanziato dall'AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) nel quadro dell’emergenza alimentare in Senegal e

Joseph

"Mi chiamo Joseph e sono nato in Senegal, a Tambacounda. Proprio qui sono cresciuto e mi sono diplomato.

Rispetto ad altri ragazzi senegalesi posso ritenermi abbastanza fortunato visto che subito dopo il diploma ho potuto frequentare anche l’università. Terminati gli studi universitari ho iniziato a cercare lavoro e qui ho incontrato le prime difficoltà. Non riuscivo a trovare alcun tipo di impiego e dopo molte ricerche, senza successo, ho deciso di rischiare aprendo una mia attività. Mi sono lanciato, così, nel mondo della serigrafia e dei servizi di stampa, un ambito che mi piaceva particolarmente.

Per avviare la mia attività, che si chiama Espoir Multiservice, ho deciso però di spostarmi a Dakar dove ho vissuto fino al 2018, anno in cui ho fatto ritorno a Tambacounda. Da quando sono tornato ho iniziato a lavorare con le scuole e le associazioni finché non ho conosciuto il VIS, e questo incontro è stato fondamentale per la mia crescita professionale e imprenditoriale.

La collaborazione con il VIS va avanti da diverso tempo. Grazie a questa collaborazione sono riuscito a finanziare il mio progetto di specializzazione su tecniche di stampa specifiche e ricercate che mi ha permesso di sviluppare ancora di più la mia attività. Il mio ultimo lavoro svolto per il VIS è stato la stampa di oltre 200 tra t-shirt e polo per la Fiera del Lavoro Green che si è tenuta lo scorso novembre proprio a Tambacounda e che è stata organizzata dal VIS insieme ad OIM, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni.

Il mio desiderio più grande, grazie anche al supporto del VIS, è quello di riuscire ad incrementare il lavoro della mia attività così da poter crescere e assumere persone, offrendo loro un lavoro e facendoli diventare miei collaboratori fidati."

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Il 21 novembre ha preso il via la prima edizione della “Fiera del lavoro verde”.

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Fanta ha una ventina d’anni e coordina un’associazione di giovani donne di Tambacounda che lavorano insieme nell’ambito della ristorazione e della trasformazione agroalimentare.

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