Bruxelles, il VIS in prima linea contro la tratta di esseri umani

10 dicembre 2018 - Una rete di oltre 100 organizzazioni della società civile impegnate contro la tratta degli esseri umani con l’obiettivo di condividere esperienze e buone pratiche per l’assistenza alle vittime e per la prevenzione del fenomeno. L’“EU Civil Society Platform Against Trafficking in Human Beings”, di cui anche il VIS fa parte, si è riunita a Bruxelles Il 4 e 5 dicembre. Nell’occasione è stato presentato il secondo report della Commissione Europea sui progressi compiuti nella lotta alla tratta di esseri umani: “Solo agendo insieme potremo difenderci dalla tratta degli esseri umani e, alla fine, prevenirla. Nonostante i progressi compiuti in alcuni ambiti, vi è la necessità imperativa di mettere fine alla cultura dell’impunità” ha affermato Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per la migrazione, presente al lancio del rapporto.

 

Nel periodo esaminato (2015-16) sono state 20.532 le persone registrate come vittime di tratta nell’EU, anche se  si stima che il numero reale sia considerevolmente superiore, e quasi la metà sono cittadini dell’Unione. Le donne e le ragazze continuano ad essere le più vulnerabili (68%), mentre il numero dei minori coinvolti è in crescita (23%). La forma di sfruttamento più diffusa è quella sessuale (56%), seguita da quella lavorativa (26%). Si sono rilevati miglioramenti sul fronte della cooperazione transnazionale, ma il numero di azioni e condanne penali resta basso. Diverse le sfide per gli Stati Membri, tra cui quella che riguarda il contrasto alla tratta nel contesto della migrazione.

 

Proprio pochi giorni fa il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dei 50 anni della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha sottolineato come la lotta alla tratta degli esseri umani passi da un’azione di contrasto anche “sul piano internazionale, con politiche di cooperazione”. VIS, insieme alle altre componenti della Famiglia Salesiana, lavora per dare un contributo in questa direzione, in un’ottica di prevenzione rispetto a quello che il Presidente ha definito “mercato infame”.