Medio Oriente: settimo giorno di combattimenti, sono oltre 200 le vittime libanesi

Cinquanta gli obiettivi libanesi presi di mira dall’aviazione israeliana durante la notte, alla vigilia del settimo giorno di combattimenti che hanno già provocato la morte di almeno 215 libanesi e 24 israeliani. Sono cinque i libanesi morti nell’esplosione di una bomba nel villaggio di Aitaroun nei pressi del confine israeliano, dove già ieri mattina erano rimasti uccisi sette familiari.

Stamani i caccia israeliani sono tornati a colpire le roccaforti degli Hezbollah: la periferia meridionale e l’area attorno all’aeroporto internazionale di Beirut e la città orientale di Baalbek. Nella capitale, 10 soldati libanesi hanno perso la vita, mentre almeno 30 uomini sono rimasti feriti. Obiettivo dei jet anche due caserme dell’esercito libanese a Jahmur e a Kfar Chima, a sud della capitale: secondo alcune fonti, almeno una decine di persone – anche civili – avrebbero perso la vita. Due camion che transitavano lungo l’autostrada a Biblos sono stati distrutti probabilmente perché – secondo il sito web israeliano ‘Ynet news’ – si riteneva che trasportassero missili.

La tv libanese invece riporta l’abbattimento di un palazzo di quattro piani nella città di Qana, nel sud del paese. L’esercito israeliano ha inoltre richiamato tre battaglioni di riservisti da circa 300 uomini ciascuno e intimato agli abitanti del villaggio di Aita Ach-Chaab di evacuare: “Avete tempo fino all’alba per partire – avrebbero detto i militari con l’aiuto di un megafono – altrimenti distruggeremo una ad una le vostre abitazioni”. Sul fronte opposto, un razzo lanciato dagli Hezbollah è caduto nella città israeliana di Nahariya, 10 chilometri a sud dal confine, senza esplodere.

Il primo ministro israeliano Ehud Olmert intanto ha ribadito che l’offensiva terminerà solo quando i miliziani sciiti Hezbollah si ritireranno dal confine libanese meridionale e rilasceranno i due soldati catturati la scorsa settimana. Israele inoltre si oppone all’ipotesi del dispiegamento di una forza internazionale in Libano avanzata da Gran Bretagna e Nazioni Unite e al rilascio di detenuti libanesi richiesto dagli Hezbollah in cambio della liberazione dei due ostaggi israeliani.

Intanto continua l’offensiva anche sul secondo fronte di guerra israeliano: la Striscia di Gaza. Stanotte l’esercito ha compiuto un’incursione nella kasbah di Nablus e vi sono stati scontri tra i militari e i militanti palestinesi.

[RC, MISNA]