Tregua in Medio Oriente, alla vigilia del Natale dei Popoli

23 novembre 2012 - La tregua a Gaza regge, anche se in altre zone della Palestina (Nablus, Ramallah, Betlemme ed Hebron, le città più grandi) le manifestazioni di solidarietà per i Gazawi (gli abitanti di Gaza) continuano e sfociano in scontri aperti con le forze dell’esercito israeliano.

Nella notte diversi sono stati gli arresti - anche a Betlemme - di persone accusate di rappresentare una minaccia per la sicurezza di Israele.

Intanto all’Università di Betlemme – dopo alcuni giorni di interruzione – sono riprese le lezioni del MICAD (Master in International Cooperation and Development) - coordinate dal VIS.

Allo stesso modo, anche le attività didattiche della Scuola Tecnica Salesiana e del Centro Artistico, agricole e vitivinicole della cantina di Cremisan – al centro di progetti di sviluppo del VIS - stanno proseguendo, accogliendo i giovani e creando uno spazio adatto alla loro creatività e al loro bisogno di serenità e di pace.

Proprio oggi poi a Rovereto (TN) si inaugura il Natale dei Popoli, iniziativa a cui il VIS partecipa con gli studenti e i prodotti del Centro Artistico Salesiano accompagnati da Elisa Nucci, nostra coordinatrice a Betlemme. Il Natale dei Popoli - a cui invitiamo tutti a partecipare - avrà la durata di sei settimane: nel corso di questa iniziativa sarà possibile vedere all’opera gli studenti palestinesi che lavorano legno di ulivo, madreperla e ceramica, ma anche ballerini, cuochi, e altri rappresentanti della tradizione palestinese.

Condividiamo poi qui di seguito il Comunicato Stampa della Piattaforma delle Ong Italiane in Mediterraneo e Medio Oriente.

“La Piattaforma delle Ong italiane in Mediterraneo e Medio Oriente, alla luce della tregua in atto della sanguinosa escalation di violenza degli ultimi 8 giorni
tra Israele e Gaza, chiede:

- IL MANTENIMENTO DEL CESSATE IL FUOCO TRA LE PARTI E LA FINE DI OGNI ALTRA FORMA DI ESCALATION MILITARE E DI VIOLENZE SUI CIVILI TRA GAZA E ISRAELE

- LA PROTEZIONE DELLE VITE UMANE E DELLE INFRASTRUTTURE CIVILI

- L'IMPEGNO DI TUTTA LA COMUNITA' INTERNAZIONALE PER EVITARE IL DISASTRO UMANITARIO DI IMMENSE PROPORZIONI PER LA GENTE DI GAZA A CAUSA DEL CONFRONTO MILITARE PROLUNGATO

- LA CERTA E IMMEDIATA FINE DELL'ASSEDIO IMPOSTO DA ANNI AGLI ABITANTI DI GAZA E LA GARANZIA DELLA PERMANENTE APERTURA DEI PASSAGGI FRA LA STRISCIA E LA CISGIORDANIA

La Piattaforma delle ONG Italiane invita il Governo e le istituzioni Italiane, l' Europa e la comunità internazionale tutta ad adoperarsi senza tregua nello sforzo di mediazione tra le parti in conflitto per il mantenimento del cessate il fuoco, per la fine delle violenze e per il rispetto degli obblighi del diritto internazionale.

È urgente e indispensabile che si attui la risoluzione 1860 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, approvata a marzo 2009, che traccia le condizioni per il cessate il fuoco permanente tra Hamas e Israele e per una soluzione di sicurezza di lungo termine per entrambe le parti.
La Piattaforma delle ONG Italiane chiede che vengano esercitate tutte le pressioni possibili sul Governo Israeliano affinché’ i valichi con la Striscia di Gaza vengano mantenuti aperti senza restrizioni per permettere l'entrata di forniture di aiuti umanitari indispensabili per il soccorso alla popolazione.

Il conflitto ha seriamente aggravato l'impatto umanitario del blocco israeliano sulla Striscia di Gaza che dura da più di cinque anni e dell'operazione militare israeliana “Piombo Fuso” del 2008-2009. Con 1.6 milioni di palestinesi a Gaza che vivono sotto assedio, tra cui più della metà bambini e più di 50.000 anziani, con la densità di popolazione più alta al mondo, in una situazione di embargo e chiusura totale da parte delle forze israeliane, questo conflitto sta aumentando a dismisura le sofferenze della popolazione.

Oltre alle inaccettabili perdite di vite umane, danni alla popolazione e alle infrastrutture civili, il conflitto non fa altro che aumentare la disperazione e creare maggiore insicurezza, sia tra i palestinesi sia tra i cittadini israeliani, minando così le possibilità di una pace giusta e durevole e la possibilità della convivenza pacifica e sicura di "due stati e due popoli ".

È nell’interesse di palestinesi ed israeliani e della comunità internazionale tutta il perseguimento senza tregua di tutti gli sforzi perché’ il cessate il fuoco e la fine delle ostilità siano duraturi e perché’ si riprenda il dialogo per la costruzione di una pace giusta e condivisa tra Israele e Palestina, nel pieno rispetto dei diritti dei popoli e delle persone e sulla base delle risoluzioni dell’ONU.

Le Ong italiane da anni impegnate in Cisgiordania, Israele e a Gaza chiedono una risposta immediata della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo italiana all'appello umanitario in sostegno ai civili colpiti da questi 8 giorni di bombardamenti e violenze".

La Piattaforma delle Ong Italiane in Medio Oriente è nata 18 anni fa per iniziativa di alcune Ong italiane attive nell' umanitario alle popolazioni vittime del conflitto israelo-palestinese. Ad essa aderiscono 38 tra Ong e associazioni operanti nell'area Mediterranea e in quella Mediorientale.
mail: memod.piattaformaitalia@gmail.com