Diritti Umani: il riscatto delle Filippine

DIRITTI UMANI ( 21 marzo) -   E' dalla Fondazione Lelio Basso – Sezione Internazionale – che arriva la notizia: la seconda sessione del Tribunale Permanente dei Popoli (Tpp), incentrata sulla violazione di diritti umani nelle Filippine, avrà luogo dal 21 al 25 marzo 2007 all’Aja.

Dopo ben 26 anni dallo svolgimento della prima sessione – 30 ottobre 1980 – il Tpp ha accolto un nuovo appello. Tre le principali motivazioni: il caso delle Filippine è un modello delle cosiddette “economic low-intensity wars”; le Filippine sono un caso eclatante di repressione silenziosa; il caso Filippine è un caso di immigrazione forzata, un prodotto della globalizzazione.

Al fine di rispondere a tali violazioni sono stati chiamati in giudizio: il governo del presidente Gloria Macapagal-Arroyo e i suoi rappresentanti, il governo del presidente George Walker Bush degli Stati Uniti d’America, oltre che il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, l’Organizzazione mondiale del commercio, multinazionali e banche straniere, per violazioni gravi e sistematiche dei diritti civili e politici (778 casi di esecuzioni sommarie, 186 casi di scomparse forzate, 203 massacri e 502 casi di tortura);

violazioni gravi e sistematiche dei diritti economici, sociali e culturali (deregolamentazione dei prezzi dei prodotti derivati dal greggio, privatizzazione delle industrie e delle risorse minerarie, importazioni - esportazioni dei prodotti agricoli, violazione della sovranità politica ed economica nazionale, distruzione dell’ambiente ancestrale);

violazioni gravi e sistematiche del diritto di autodeterminazione del popolo filippino e delle minoranze indigene, repressi dalla pratica della “war on terror” e dell’ “Operation Plan Freedom Watch” da parte degli Stati Uniti.

Sarà François Houtart, belga, direttore del Cetri (Centre Tricontinental) di Lovanio, segretario esecutivo del Forum Mondiale di Alternativas, membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre a presiedere la sessione, che si comporrà di: Richard Falk (USA), professore di diritto internazionale presso la Università di Princeton e di Santa Barbara; Irene Fernandez (Malesia), responsabile di Tenaganita; Hans Kochler (Austria), presidente dell’International Progress Organization;

Oda Makoto (Giappone), scrittore; Ties Prakken (Olanda), avvocato, professore di diritto penale presso l’Università di Maastricht; Lilia Solano (Colombia), responsabile del Project for Life and Peace (Colombia)/ candidata al Senato; Gianni Tognoni (Italia), Segretario generale del Tribunale Permanente dei Popoli, medico; Oystein Tveter (Norvegia), direttore della Karibu Foundation (Norvegia)/ ex rappresentante diplomatico in Zambia e in Sudafrica/ ex amministratore della Norwegian Church Aid.

Forse non sarà la decisione di un Tribunale a cancellare nella memoria gli orrori delle violenze subite, ma sapere che ai nostri diritti viene ancora attribuito un valore libera le coscienze di chi ad un mondo possibile ci crede ancora.

                                                                                                                                                                                                            Debora Sanguinato