La migrazione circolare arriva all’ONU con Don Bosco 2000, presidio VIS in Sicilia

26 febbraio 2019 - L'occasione per un confronto sul messaggio e il carisma di Don Bosco si è presentata a New York quando il 19 febbraio una delegazione di salesiani ha partecipato ai lavori della "Youth Empowered!", evento dedicato ai giovani e alla loro protezione, organizzato a margine dei lavori della 57a sessione della Commissione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sociale.

 

Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000, presidio territoriale VIS in Sicilia, ha preso la parola in una sessione in cui ha puntato l'attenzione sulla migrazione circolare, aggiungendo che tale prospettiva è importante nell'affrontare la sfida globale della migrazione.

 

Dal 2011 in Italia sono sbarcati circa 750mila migranti, Don Bosco 2000 ne he accolti molti di età compresa tra i 16 e i 25 anni. A questi giovani prima di tutto viene fornita un'educazione scolastica, cercando di farli integrare anche attraverso la conoscenza della lingua e della comunità locale. In seguito, sono aiutati a trovare un'occupazione.

 

Cinque anni dopo, dal 2016, è iniziata la seconda fase, relativa alla migrazione circolare: il migrante, dopo aver completato la fase di integrazione in Italia/Europa e una volta acquisite le competenze, può decidere di tornare nel suo Paese di origine. Così, oltre a mettere a frutto sul territorio le sue nuove competenze, può aiutare anche altri giovani che non vedono altra possibilità se non quella di partire, informandoli sui rischi che corrono e trasmettendogli le competenze acquisite. In questo modo si limitano i viaggi della speranza e concretamente sui territori di partenza si implementano i progetti di sviluppo.