PICCOLE E NERE: le infaticabili formiche di Fabio Vettori per il VIS

4 gennaio 2013 - Per i nostri 25 anni di storia Fabio Vettori, il disegnatore delle note formiche, ci ha regalato un'opera unica che rappresenta tutto il  mondo VIS e ci ha concesso una intervista che trovate insieme al disegno VIS nel nuovo numero della nostra rivista "Un mondo possibile" (per chi ancora non l'avesse fatto, sappiate che la rivista si riceve - cartacea o elettronica - gratuitamente basta semplicemente iscriversi online). 

La tela è stata protagonista dell'ultima Assemblea dei soci del VIS di novembre 2012 e è stata apprezzata per  la sua creatività e forza espressiva. 

Abbiamo scoperto inoltre, parlando con Fabio Vettori, che sono molti i punti in comune tra le formiche e i volontari internazionali del VIS presenti in oltre 40 Paesi del mondo. Grazie da parte di tutto il VIS a Fabio Vettori per questo splendido dono. 

PICCOLE E NERE: le infatiabili formiche di Fabio Vettori per il VIS

intervista Di Alessandra Tarquini, responsabile Comunicazione del VIS

 Sono piccole, sono tante e uniche, sono nere, infaticabili. Sono le formiche nate dalla mano e dal cuore del disegnatore Fabio Vettori che per i 25 anni del VIS ha deciso di regalare una sua opera alla nostra ONG. Cosa si nasconde dietro questo formicaio creativo? La risposta in questa breve intervista realizzata con l’autore che da oltre 40 anni continua a stupire grandi e piccini.

  • Caro Fabio come mai tra tanti animali hai scelto proprio la formica?

La formica tende ad essere silenziosa, prediligendo la dimensione del fare piuttosto che del parlare. E’ una grande lavoratrice, ma sa anche divertirsi e sa sfruttare bene il suo tempo. Per tutte queste caratteristiche è riuscita ha conquistarmi diventando la protagonista dei miei disegni.

  • Come inizi la tua carriera?

Sin da piccolo amavo disegnare paesaggi ricchi di particolari. Crescendo sono arrivate le formiche e le richieste dei miei compagni di scuola e di amici. Sono cosi iniziati a crescere il numero di disegni al punto che nel 1982 realizzo la prima mostra personale a Trento che ha dato l’avvio a tutto.

  • Sono molti i fronti del tuo impegno nel volontariato e nell’educazione. Cosa ti spinge a fare i laboratori con i bambini?

Mi piace dedicare del tempo ai laboratori con i “piccoli disegnatori” perché mi sorprendono per la loro fantasia e per la loro capacità di sperimentare e di tentare dei percorsi creativi nuovi. Sono sempre molto impegnato e il tempo non è mai abbastanza per fare tutto quello che vorrei, ma a queste “fucine creative” non posso rinunciare.

  • Come è stato disegnare la tavola dedicata al VIS?

Ho accolto subito la proposta anche perché penso che Don Bosco sia stato un Santo straordinario nel suo tempo e apprezzo il lavoro che oggi i missionari Salesiani e i volontari internazionali fanno per i bambini e i ragazzi più poveri nel mondo. Aiutare chi è in difficoltà attraverso l’educazione credo sia un lavoro straordinario.

  • Il mondo possibile che immagini?

Io non sono un pessimista. Non riesco a vedere tutto nero nonostante la crisi che colpisce tutti. Credo che si possa migliorare, compiendo piccoli passi ogni giorno. Ognuno può contribuire a suo modo. Se andiamo alla radice dei valori , quelli veri, autentici, ci rendiamo conto che la nostra realtà è complessa certamente ma anche straordinariamente ricca di opportunità.

www.fabiovettori.com