Un calice per la pace

9 luglio 2018 - Oltre 250 persone hanno potuto degustare i vini provenienti dalla Palestina e prodotti nella cantina salesiana di Cremisan, sostenuta dal VIS. Venerdì 6 luglio, nella splendida cornice del chiostro di San Tarciso sull’Appia Antica, si è svolto l’ormai tradizionale evento che mette al centro vino, solidarietà e convivialità, dando la possibilità di degustare, oltre a quelli palestinesi, più di 50 vini italiani donati da numerose cantine.

La serata è stata anche l’occasione per dare ai presenti un’anteprima della campagna No Wall in Palestine, il cui lancio ufficiale sarà dopo l’estate, che vede proprio la Terra Santa protagonista, offrendo diversi strumenti didattici, sia multimediali sia cartacei, per comprendere la situazione socio-politica di quella zona. Il lavoro del VIS in Palestina, il cui inizio risale al 1986, è stato al centro dell’intervento del presidente del VIS, Nico Lotta, che ha descritto brevemente i diversi settori di intervento, che spaziano dal  settore educativo a quello agricolo, da quello dell’assistenza psico-sociale alle energie rinnovabili. Ma l’attenzione più grande è stata data all’aspetto umano e alla situazione di tante persone che a causa del muro di separazione non possono spostarsi. Un muro che crea divisioni fisiche ma anche sociali, culturali ed economiche e che la campagna e i progetti del VIS puntano ad eliminare. Un obbiettivo che richiede impegno e coraggio, e che anche papa Francesco ha voluto rilanciare in occasione dell’incontro con i patriarchi delle Chiese del Medio Oriente di sabato 7 luglio: “Il Medio Oriente – ha detto il papa – non sia più un arco di guerra teso tra i continenti, ma un’arca di pace accogliente per i popoli e le fedi. Amato Medio Oriente, si diradino da te le tenebre della guerra, del potere, della violenza, dei fanatismi, dei guadagni iniqui, dello sfruttamento, della povertà, della disuguaglianza e del mancato riconoscimento dei diritti".