VIS IN ETIOPIA: 700 giovani dalla strada alla formazione professionale

20 settembre 2013 - Nell’ambito del progetto VIS realizzato in Etiopia e Burundi* co-finanziato dalla Unione Europea e dalla Conferenza Episcopale Italiana è stato organizzato all'inizio di questa settimana, lunedi 16 e  martedì 17 settembre,  un incontro dove hanno partecipato le sei scuole Salesiane di formazione professionale presenti in Etiopia.

Le scuole, localizzate in quattro regioni etiopi estremamente diverse tra di loro, sono state le protagoniste del secondo anno di progetto recentemente concluso. Grazie all’impegno dei Salesiani di Don Bosco e del VIS sono stati raggiunti oltre 700 giovani vulnerabili che hanno beneficiato di corsi brevi altamente specializzanti e diretti all’inserimento degli stessi nel mercato del lavoro, tra questi: verniciatura e riparazione auto, saldatura, meccanica, falegnameria, elettricità di base e per installazioni domestiche, agricoltura e food preparation. L’incontro è stato l’occasione per condividere metodologie pedagogiche ma anche per condividere esperienze “umane”. Una fra tutte: i ragazzi di Bosco Children, ex “ragazzi di strada” in cammino verso la riabilitazione educativa, sociale e psicologica, hanno superato con successo l’esame nazionale che accerta le competenze scolastiche nel settore della formazione professionale.

E’ un grande risultato che dona speranza a questi ragazzi che hanno passato i migliori anni delle loro vita in strada, rigettati dalla società e vittima di abusi, e che ora invece possiedono un diploma con il quale possono guardare con piu’ fiducia il loro futuro. Il VIS e i Salesiani in Etiopia continuano a lavorare con impegno nel settore della formazione professionale, con la convinzione che questo settore possa essere la chiave per recuperare i giovani disagiati, ridurre la poverta’ a livello locale e promuovere uno sviluppo sostenibile. 

Chiara Lombardi

Volontaria VIS in ETIOPIA

*Il nome del progetto è “A shared bridge toward innovation: building up TVET demand driven services and networks for workers in the Informal economy in Burundi and Ethiopia (Addis Ababa, Dilla, Gambella, Adua, Mekelle)”