Bambino palestinese morto carbonizzato in un attacco di coloni

31 luglio 2015 - Due case bruciate nel villaggio di Duma in Cisgiordania, con graffiti lasciati sui muri con scritto "vendetta" e “viva il Messia” in ebraico.

Un bambino palestinese di 18 mesi è morto carbonizzato dopo che dei coloni israeliani hanno dato fuoco all’abitazione della sua famiglia nel villaggio di Duma, a sud della città di Nablus, in Cisgiordania.

I genitori di Ali Saad Dawabsheh e il fratello di quattro anni sono stati feriti durante l'attacco. Fino al 75 per cento dei loro corpi ha subito ustioni, secondo quanto emerso dai primi contatti con i medici dell’ospedale Rafidia di Nablus.

L'esercito di Israele ha rilasciato una dichiarazione dicendo che stanno cercando di individuare e catturare i sospetti dell'attacco.

"Questo attacco contro dei civili è a dir poco un atto barbarico di terrorismo. Un'indagine è in corso al fine di trovare i terroristi e portarli davanti alla giustizia", ​​ha affermato il colonnello Peter Lerner Lietenant nella sua dichiarazione.

"L'IDF (forze di difesa israeliane) ha condannato con forza questo attacco deplorevole e ha intensificato i suoi sforzi nel settore per individuare i responsabili."

Nabil Abu Rdeineh, un portavoce del presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha detto che il governo israeliano è pienamente responsabile del reato in quanto ha continuato a sostenere le attività di insediamento israeliane illegali e la protezione dei coloni, anche quando questi si sono dimostrati violenti.

Egli ha anche accusato la comunità internazionale per il silenzio sui crimini contro i palestinesi.

Abu Rdeineh ha detto che la sola condanna verbale di questi crimini non è più accettabile e che l'adozione di misure concrete e provvedimenti per tenere lontani gli aggressori israeliani è necessaria.

Secondo quanto raccontato da testimoni, i coloni avrebbero agito poco prima dell’alba. Sui muri delle abitazioni prese di mira hanno lasciato scritte come “Vendetta” e “Lunga vita al Messia”, poi hanno lanciato delle bottiglie incendiarie. Le fiamme hanno subito avvolto le case. Chi era all’interno ha avuto pochi attimi per scappare Il padre è riuscito a mettere in salvo la moglie e l’altro figlio di quattro anni ma non il piccolo Ali Dawabsha a causa delle fiamme e del fumo

Sempre i testimoni affermano poi di aver visto quattro coloni in fuga dalla scena in direzione della colonia di Maale Efraim una dei tre insediamenti illegali israeliani presenti vicino al villaggio di Duma.

Gli attentatori che potrebbero aver colpito per vendicare le demolizioni di due edifici nella colonia di Bet El, vicino Ramallah, ordinata due giorni fa dalla Corte suprema israeliana.

Secondo le Nazioni Unite, almeno 120 attacchi da parte dei coloni israeliani sono stati documentati dall'inizio del 2015 nella West Bank.

Noi del VIS esprimiamo tutto il nostro sconcerto per  questo atto terroristico e barbarico, condanniamo ogni atto estremistico e di violenza e proseguiamo con costanza e fiducia la nostra azione formativa e di sostegno alla popolazione palestinese.