Bolivia: 10 anni insieme ai bambini e alle bambine del Patio Don Bosco

20 agosto 2013 - Il Patio Don Bosco ha vissuto un momento di gran festa: il 10 agosto abbiamo celebrato il nono anniversario del Centro. La Casa ha traboccato con più di 300 bambine e bambini, colori, risa, musica, balli e canti, trasformandosi in una giornata indimenticabile per molti di loro.

La preparazione è stata complessa, però piena d’amore: l’equipe educativa, insieme ai volontari, ha lavorato durissimo con l’unico obiettivo di regalare un giorno gioioso e diverso ai bambini del Centro, giacché un momento di festa allegra il cuore del più afflitto.

Le persone amiche e vicine al Progetto Don Bosco hanno reso possibile la realizzazione della festa, procurando le risorse economiche e i dolciumi necessari alla sua buona riuscita.

I bimbi ospitati negli Hogares, cioè negli orfanotrofi, nelle case famiglia e di accoglienza, provengono da famiglie “disfunzionali”. Si tratta di nuclei familiari i cui membri soffrono situazioni di violenza familiare, problemi di droga, problemi di salute mentale, situazioni di relazioni conflittuali tra i membri. Sono famiglie che vivono in estrema povertà ed hanno sofferto situazioni dolorose di maltrattamento, abbandono e vita di strada. 

I bambini accolti in Patio Don Bosco provengono da situazioni di questo tipo. Quando i piccoli arrivano sono tristi e impauriti. Con il tempo e le attenzioni che ricevono, il loro viso cambia, riappare il sorriso, torna la fiducia, il desiderio e la forza di esprimere i loro sentimenti. Poco a poco formano legami positivi con gli altri bambini e con i membri dell’equipe degli educatori. Ed ecco l’importanza di creare momenti di festa, allegria, sano divertimento che motivino l’interrelazione con altri bambini e adulti in contesti di protezione, di sicurezza e di famiglia.

Ecco le parole di alcuni bimbi che hanno partecipato alla festa.

…è stato stupendo, mi è piaciuto ballare ‘caporales’ (un ballo tradizionale boliviano). E’ stato bello, allegro e divertente, sono felice…” questo il commento di Raul a propostio della festa. Raul ha 9 anni ed è entrato a Patio direttamente dalla strada, Lo abbiamo incontrato mentre chiedeva l’elemosina insieme ai due fratellini e a tre piccole nipotine. Proviene da una famiglia numerosa con 17 bambini che vivono in una sola modesta stanza.

Carmen, 8 anni, mi dice: ”La cosa che mi è piaciuta di più è stato rincontrarmi con una amica che ora vive in Casa Main (è un altro centro di accoglienza rivolto alle bambine). I pagliacci ed il mago mi hanno fatto ridere tantissimo, mi sono sentita felicissima!” Carmen è figlia di una giovanissima ragazza madre che lavora in strada, facendo la prostituta. Una situazione molto complessa. Prima di arrivare a Casa Main, Carmen ha subito maltrattamenti fisici e psicologici proprio dalla sua mamma. La notte rimaneva chiusa a chiave in una stanza assieme ai suoi fratellini.

Laura invece ha 13 anni, ”Mi sono sentita bene aiutando la realizzazione della festa! Ho ricamato 3 cuoricini per gli inviti agli Hogares, ho aiutato a servire il pranzo. Quello che mi è piaciuto di più è stata l’allegria dei bambini, soprattutto quando hanno rotto la “piñata con i dolci”. La piñata è la nostra “pentolaccia”: i bambini con un palo distruggono un contenitore sospeso pieno di caramelle. Laura è un’adolescente che proviene da una famiglia vulneranile, segnata dall’abbandono dei familiari; due suoi fratelli sopravvivono vivendo nella strada, quattro si trovano in carcere, tre piccoli si trovano in diverse strutture di accoglienza e sostegno. Laura ha dei problemi comportamentali gravi ed attualmente riceve sostegno psicologico specializzato

Trascorrere un momento di festa è significativo perché rappresenta un istante di allegria, di tranquillità, di sicurezza e di amicizia che molte bambine e molti bambini non hanno mai vissuto, soprattutto i piccoli accolti dal Patio Don Bosco. I loro volti sorridenti e l’emozione per essere i protagonisti di una festa ci motiva a lavorare con maggiore intensità e alimenta il desiderio di festeggiare ancora molti anniversari.

Paolo Trevisanato
Volontario VIS in Bolivia

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