Ecco come il tuo voto può migliorare il futuro di giovani palestinesi

19 gennaio 2017 - Votando l'iniziativa VIS “Doniamo alle nuove generazioni in Palestina un futuro migliore” sulla piattaforma IlMioDono-Unicredit puoi davvero fare la differenza. Grazie al programma N.O.I. Giovani in Palestina, a cui l’iniziativa è collegata, la vita di Jamal è già cambiata. Leggi la sua storia e Vota per cambiare la vita di altri giovani palestinesi. Basta 1 click.

 

Jamal, giovane palestinese di Betlemme, aveva 15 anni quando è stato contattato per la prima volta dal Guidance and Training Center for the Child and Family (GTC) sotto suggerimento della sua scuola e dei suoi genitori.

Jamal era considerato da tutti un caso perso, senza speranza: i suoi genitori parlavano di lui come di un ragazzo difficile, con problemi relazionali e di apprendimento, non riuscivano ad instaurare un dialogo con lui e pensavano fosse svogliato e problematico. A livello scolastico, il suo rendimento era molto scarso, non aveva amici e interagiva con i suoi compagni di scuola sempre in maniera molto violenta, respingendo chiunque provasse ad avvicinarsi. Nessuno riusciva a vedere i lati positivi di Jamal.  Durante il colloquio con i genitori, alla domanda su quali fossero gli aspetti positivi di Jamal, sua madre non ha trovato nulla da dire!

È stato subito chiaro, dunque, che Jamal avesse bisogno di un supporto psicosociale nel centro GTC. Durante la fase di valutazione delle problematiche del ragazzo, l’operatore esperto ha subito scoperto che le difficoltà di apprendimento del ragazzo non erano mai state correttamente diagnosticate ed erano legate ad un lieve ritardo. Di conseguenza era stato etichettato dai suoi insegnanti come pigro e distratto e tutti intorno a lui ne parlavano negativamente. Come spesso accade in molte comunità tradizionali palestinesi, la società non è ancora pronta ad accogliere i ragazzi che manifestano lievi ritardi nell’apprendimento: questi ragazzi vengono spesso stigmatizzati e messi da parte causando loro dei profondi problemi di inclusione sociale.

Aveva chiaramente poca stima di sé e nessuna motivazione, non era nemmeno consapevole di quali fossero i suoi interessi e quali fossero i suoi punti di forza. Anche quando il consulente gli chiedeva di parlare dei suoi tratti positivi, Jamal rispondeva con certezza di non averne. Non riusciva a immaginare e a fantasticare sul suo futuro perché semplicemente pensava che non valesse nulla.

Successivamente, il terapeuta di GTC ha tenuto degli incontri anche con i genitori del ragazzo, aumentando in loro la consapevolezza della situazione comportamentale di Jamal e fornendo utili indicazioni su come occuparsi di lui. Contemporaneamente Jamal ha ricevuto una terapia e una guida psicologica individuale che lo hanno aiutato a vedere se stesso in un'altra prospettiva e a scoprire il suo futuro potenziale.

Jamal, a conclusione del suo percorso terapeutico, si è reso conto di essere diventato una persona nuova e di avere nuove speranze per il futuro. Dopo qualche mese infatti è stato premiato con una borsa di studio della durata di un anno presso la scuola tecnica salesiana di Betlemme e ora sta proseguendo la sua formazione in un’azienda di elettronica. Jamal oggi è molto entusiasta del suo cambiamento personale interiore, della sua preparazione professionale, della facilità con cui riesce ad interagire con i suoi compagni e la sua comunità e non vede l'ora di utilizzare le nuove abilità che ha acquisito, nella sua vita e per intraprendere al più presto una carriera tutta sua.

 

C'è tempo per VOTARE e regalare un futuro migliore ad altri giovani palestinesi solo fino al 22 gennaio! Se farete anche una donazione di almeno 10 euro il vostro voto varrà 6 punti e riceveremo più risorse da Unicredit per il progetto!

 

Grazie per la vostra partecip-AZIONE!