Gemellaggio solidale Lodi Goma: storia di due sguardi incrociati

09 febbraio 2012 - Oggi vogliamo parlarvi del gemellaggio tra la Scuola Primaria “Giovanni Paolo II” di Maleo e l’Ècole “don Bosco Ngangi” di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo.
Ve ne parliamo regalandovi il racconto intrecciato di due punti di vista, due sguardi incrociati, quello dell’insegnante Antonietta Bonvini da Lodi e quello della volontaria VIS Giulia Cavalletto proprio da Goma.
Ecco il racconto della Maestra Antonietta Bonvini
La nostra avventura di gemellaggio tra la Scuola Primaria di Maleo e la scuola di Goma è iniziata quasi per caso.
C’erano tanti segni che andavano nella direzione di far vivere ai nostri alunni un’esperienza nuova che allargasse il loro sguardo al Mondo, a chi, nato in condizioni diverse dalla loro, vive una situazione di sofferenza, di disagio.
Mentre nei nostri incontri di programmazione pensavamo a come realizzare il progetto, abbiamo incrociato, attraverso la figura di Giovanna, i bambini della scuola di Goma…e abbiamo capito che era la strada che stavamo cercando.
Quando, per la prima volta, abbiamo parlato ai bambini della proposta di gemellaggio loro hanno iniziato a fare domande, eccitati, per sapere quando avremmo iniziato e che cosa potevamo scrivere…
L’entusiasmo era alle stelle ancora prima di partire!
E poi hanno avuto inizio i primi scambi di lettere e foto ( soprattutto le foto…) :
adesso questi “amici tanto lontani” avevano un volto e una storia che potevamo toccare con mano.
Una delle cose più belle è stato vedere i nostri bambini così appassionati al progetto: a Natale tanti si sono preoccupati di chiedere se potevano mandare i loro auguri a Goma e addirittura qualcuno tra i più grandi ha voluto che trovassimo il modo di mandare un regalo vero a tutti i bambini del centro: nasce così la “ cassettina della solidarietà”
Nemmeno noi avremmo mai pensato che la raccolta fondi ,attraverso le cassettine, avrebbe dato così buoni frutti: alla fine dello spettacolo di Natale, quando abbiamo detto a quanto ammontava il ricavato, tutti sono esplosi in un’interminabile applauso…un segno, speriamo, che questi bambini sono ormai nel nostro cuore.
Nei prossimi mesi approfondiremo la nostra conoscenza…i bambini non vedono l’ora! E noi con loro
.”

Da Goma Giulia Cavalletto racconta:
Quando mi hanno accennato che una scuola italiana era interessata a gemellarsi con noi, qui a Goma ho subito pensato che potesse essere un’occasione unica per i bambini, ma allo stesso tempo c’era la preoccupazione della difficoltà che avremmo potuto incontrare. Quante differenze tra questi due mondi… riusciranno a comunicare in un qualche modo?
Dopo i primi contatti con Antonietta e con i bambini della scuola i miei pensieri sono svaniti. I bambini stanno svolgendo tutto con allegria e spontaneità. Ogni volta che vado in classe a prendere o a portare le letterine tutti mi corrono incontro e mi chiedono con ansia se c’è posta per loro. Sono veramente entusiasti e parlano dei corrispondenti come dei loro amici più cari, come dice Fabrice “Ho tre amici: Batigole, Espoire, Baraka. E ora ho anche te, il mio quarto amico…”. Anche se siamo solo ai primi passi di questa avventura loro si rivolgono ai bambini italiani con affetto e amicizia. Ciò che ne viene fuori da questi primi passi del gemellaggio Goma-Lodi è una delle espressioni più pure della sincerità, della bontà e della gioiosità dei nostri bambini, italiani e congolesi. Il gemellaggio diventa un’occasione per capire meglio dove si trova il proprio paese e in che contesto mondiale è inserito. I bambini hanno la capacità di guardare ai loro interlocutori come cari amici, si interrogano sulle differenze culturali e fisiche senza mai dare giudizi netti. Fa tenerezza vederli impegnati a scrivere letterine e disegnare per degli amici che probabilmente non vedranno mai. A volte mi sembra, che rispetto al nostro modo di comunicare loro siano molto più reali e sinceri. Non si perdono in sovra discorsi ma sono schietti e arrivano al punto. Damiano, 5 anni gioca a calcio col suo papà Carlo, Luca che da grande vuole fare quello che studia i lupi, Mauro che ha la pelle bianca e un po’ rosa, mangia tanta frutta e verdura per diventare grande e forte e chiede al suo amico africano: “ma tu hai la pelle nera nera?”. E da Goma: Amuli che vive con altri 14 fratelli e che deve fare i lavori domestici dopo la scuola, Deborah, orfana di padre e di madre ma con una profondissima fede in Dio, Colette che invita gli amici italiani in Congo promettendo come dono un bel fiore. Le differenze culturali, economiche e sociali sono grandi ma i bambini hanno la capacità di essere vicini e volersi bene così, semplicemente per quello che sono

Se volete leggere la corrispondenza tra le due scuole ecco il link http://volint.it/vis_files/italia-congo
Se invece volete sapere di più sui gemellaggi cliccate qui http://volint.it/vis_files/gemellaggi