Repubblica Democratica del Congo: il VIS in prima fila per la protezione dei bambini

5 dicembre 2011 - Nella Repubblica Democratica del Congo cresce la tensione in vista dei risultati delle presidenziali del 28 novembre scorso attesi per martedì prossimo. Nei giorni scorsi almeno 15 uomini hanno perso la vita negli scontri con le forze di sicurezza. Circa tre mila le persone in fuga tra ieri e oggi verso il Congo Brazzavile. Noi oggi riportiamo il racconto dei nostri volontari dal paese a partire dalla giornta del 20 novembre scorso, anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del fanciullo e Giornata Mondiale di preghiera e azione a sostegno della promozione e della protezione dei diritti dei bambini. 

Il Centro Don Bosco Ngangi anche quest’anno ha sentito la necessità di rispondere all’appello del Rettor Maggiore, don Pascual Chavez e di organizzare delle attività speciali per la giornata.

“Basta violenza contro i bambini per un’educazione positiva senza castighi corporali e punizioni crudeli o degradanti”. Questo tema è particolarmente caro a Don Bosco e quindi alla missione salesiana di Goma. In questa città i bambini sono esposti tutti i giorni a violenze e prevaricazioni, fanno fatica a battersi per i propri diritti e a vederli riconosciuti dagli adulti. Il centro Don Bosco Ngangi con le sue attività e i suoi tanti collaboratori si batte ogni giorno per il diritto allo studio, al cibo, alle medicine, al gioco e al divertimento dei bambini di Goma. Abbiamo ritenuto giusto sensibilizzare ancora una volta i bambini, gli insegnanti e la città alla protezione dell’infanzia. 

Abbiamo organizzato una giornata semplice ma tutta per i bambini, nella quale loro si potessero sentire veri protagonisti della festa e coinvolti nel far valere i loro diritti.
Qui a Goma i bambini soprattutto in questo periodo elettorale sono esposti allo sfruttamento da parte degli adulti. Il Centro Don Bosco è in prima linea per la protezione anche nel periodo elettorale dei bambini. Si stanno già organizzando delle attività per i prossimi giorni per garantire sicurezza ai più piccoli, spesso indifesi.
Dato il periodo particolare per questo paese abbiamo pensato di parlare ai bambini anche del diritto di espressione, della libertà di tutti anche dei bambini di esprimere il loro pensiero, le loro opinioni.

Abbiamo quindi coniugato il tema del diritto ad essere protetti dalla violenza alla libertà di espressione chiedendo anche ai bambini di riflettere e di mettere in pratica la loro creatività con disegni, recite e canzoni.

Tutto è iniziato con il “buongiorno” salesiano nel quale tutti insieme abbiamo pregato per tutti i bambini del mondo. Sono stati poi consegnati a tutte le classi della scuola ma-terna e primaria una copia semplificata della Convenzione dei diritti dell’infanzia, il mes-saggio del Rettor Maggiore e la Preghiera Interreligiosa per i bambini e le bambine. Ad ogni classe è stato chiesto di prendersi del tempo per riflettere su questi temi e di approfondirli assieme alla maestra/o. Ogni insegnante ha spiegato ai suoi alunni cosa si intende con il termine violenza e le diverse situazioni che possono essere definite con questa parola:nviolenza diretta (punizioni fisiche, corporali, minacce, insulti), privazione del cibo, dell’istruzione, dell’affetto della famiglia, dei giochi, del divertimento  imposizione di lavoro troppo faticoso,  imposizione di matrimoni precoci

Contemporaneamente siamo partiti assieme ad un collaboratore già formato su questi temi per un tour di tutte le classi. Abbiamo portato colori e cartelloni e rinforzato il messag-gio che volevamo far passare. Una piccola sensibilizzazione ulteriore per far comprendere bene ai bambini che si trattava della loro festa e dei loro diritti.

Abbiamo chiesto ad ogni classe di preparare una piccola preghiera in francese o in swahilii, una piccola recita rappresentativa di una forma di violenza subita dai bambini o una canzone e infine cartellone/poster nel quale inserire uno slogan, una frase con dei rispettivi disegni. Alle 11.00 ci siamo ritrovati tutti assieme nella sala Amani (pace) e dopo una preghiera, ogni classe ha presentato il suo lavoro: disegni e recite si sono succeduti uno dopo l’altro attirando l’attenzione di insegnanti e collaboratori.

È stata una festa molto sentita e partecipata. L’obiettivo della sensibilizzazione e della partecipazione dei bambini è stato raggiunto.
Dai disegni e cartelloni, i bambini di Goma chiedono agli adulti che i loro diritti essenziali vengano rispettati.

QUESTI SONO ALCUNI DEI DIRITTI CHE I BAMBINI DEL CENTRO DON BOSCO NGANGI CHIEDONO DI RISPETTARE: Nessuno ha diritto di fare di te un soldato, ma tutti hanno diritto di andare a scuola.  Tutti i bambini hanno gli stessi diritti, meritano l'amore, la protezione e la gioia. Diritto alla protezione, all'educazione, alla libertà di espressione, alla salute. I bambini hanno diritto di mangiare. Abbiamo diritto alla vita. No allo sfruttamento sessuale e allo sfrittamento dei bambini. DIRITTO ALL’ISTRUZIONE ANCHE SE DISABILE. HO 15 ANNI E NESSUNO HA IL DIRITTO DI RENDERMI UN SOLDATO. BAMBINI E BAMBINE HANNO TUTTI DIRITTO ALL’EDUCAZIONE.  DIRITTO AD ESSERE PROTETTO DALLA VIOLENZA.

 

 I Volontari VIS nella Repubblica Democratica del Congo