resto@ttivo - #diaridalmondo - Ad Haiti mancano le mascherine. La scuola salesiana diventa una laboratorio per produrle

28 aprile 2020 - Sara Persico, rappresentante Paese VIS in Haiti ci ha inviato il suo diario che racconta una iniziativa concreta per fronteggiare la diffusione del virus e per supportare altre Ong e organizzazioni:  

 

Durante la settimana vengo a conoscenza che uno dei centri professionali dei salesiani (DBTEC di Fort Liberté, nel Dipartimento Nord Est di Haiti) produce mascherine. Mi informo, chiamo il direttore del centro e scopro che hanno già prodotto 600 mascherine per la Polizia Nazionale del territorio.

 

Le scuole sono ferme, ma l’attenzione alla popolazione e alla comunità non si ferma.  Parlando con padre Hostin, il direttore del centro, sento tutto il suo orgoglio e il suo desiderio di poter essere utile: “Abbiamo - mi racconta - il laboratorio del centro professionale a disposizione, visto che la scuola è ferma. Se ci sono benefattori disponibili noi siamo pronti a dare il nostro contributo per proteggere la popolazione”.

Ci tiene a sottolineare che loro non vendono le mascherine, le possono donare se trovano quanto necessario per produrle. Qui i prodotti di igiene ed i dispositivi di protezione individuali sono diventati introvabili e molto costosi. Per questo mi emoziona lo spirito di padre Hostin.

 

Chiudo la telefonata con lui e rifletto su cosa posso fare. La cosa più rapida è cominciare a far circolare l’informazione e quindi faccio partire delle mail informali ai contatti che ho fra le ONG ed altre organizzazioni internazionali che potrebbero aver bisogno di mascherine per i loro interventi a favore della popolazione.

Subito OIM si dichiara è interessata, visita il centro, incontra il direttore e chiede un ordine. Altri rispondono alle mail dimostrando interesse. Potranno avere le mascherine e svolgere in sicurezza le attività di sostegno alle persone vulnerabili.

 

Piccoli gesti, possibilità di grandi risultati. Ora ci chiedono se anche a Port au Prince ci sono altri centri salesiani che ne possono produrre; in questo caso cercheremo di coinvolgere anche le ragazze ed i ragazzi che lo scorso anno abbiamo sostenuto per avviare delle piccole sartorie: un aiuto per la popolazione ed un aiuto per l’autonomia dei nostri beneficiari.