VIS e Università Salesiana della Bolivia: insieme per un Master in Diritti dell’Infanzia.

7 aprile 2015 - “Oramai ci siamo! Ce l’abbiamo fatta!” Sono questi i pensieri che attraversano la mente dei tanti, tantissimi partecipanti al Master di I livello in Diritti dell’Infanzia realizzato da ottobre 2014 ad aprile 2015 dall’Università Salesiana della Bolivia e dal VIS in collaborazione con la Defensoria del Pueblo e con il patrocinio della Conferenza Episcopale Boliviana.

Il Master in Diritti dell’Infanzia costituisce la prima importante azione del progetto triennale dal titolo “D.A.I. Bolivia – Diritti dei Bambini in Bolivia” co-finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e gestito dal VIS in partnership con una ampia cordata di entità salesiane costituita dalla Sociedad Salesiana, dalla Università Salesiana della Bolivia, da Escuelas Populares de Don Bosco e dalla Oficina de Proyectos para Bolivia.

I partecipanti alla prima edizione sono stati talmente tanti e decisamente superiori alle aspettative (230 iscritti) che abbiamo dovuto dividerli in due corsi semi-paralleli, uno da 110 e l’altro da 120 iscritti. Il 40% dei partecipanti è costituito da operatori appartenenti a diverse istituzioni pubbliche, il 29% da ONG dedite alla protezione dell’infanzia nel paese, il 20% proviene da Opere Salesiane, mentre l’11% sono professionisti (avvocati, docenti universitari).

La maggior parte degli iscritti proviene dai dipartimenti di Cochabamba, La Paz e Santa Cruz, tuttavia abbiamo partecipanti provenienti da tutto il paese. Il primo corso ha concluso due domeniche fa l’ultima prova scritta online del Modulo VI dedicato al tema “pianificare con un approccio di diritti umani”, modulo quasi interamente gestito dal VIS.

Analizzando i dati dei promossi e bocciati risulta che accedono alla prova finale l’80% degli iscritti al primo corso: dunque, registriamo un 20% di bocciati, un indicatore che interpretiamo quale dimostrazione di quanto il master si proponga veramente di preparare il personale sia del settore pubblico che del privato sociale in grado di affrontare le innumerevoli sfide che ricadono sull’infanzia boliviana.

Il master infatti non è facile, in quanto richiede una costanza di studio per poter passare le 19 prove distribuite nell’arco di 7 mesi  (questa la durata complessiva del master). Specialmente se consideriamo che tutti i partecipanti lavorano, spesso a tempo pieno, cui si aggiungono responsabilità di famiglia: tutto ciò richiede una elevata capacità di organizzazione ed autodisciplina, quest’ultima accresciuta dal fatto che la maggior parte dei moduli sono online (6 moduli, 4 sono online, mentre 2 sono in presenza). Quella della semi-presenzialità è una delle caratteristiche retenute vincenti di questo master.

Ciascun partecipante ha infatti ricevuto una ID ed una password per poter accedere a una piattaforma virtuale realizzata interamente dall’Università Salesiana della Bolivia.

Nella piattaforma online, ciascun partecipante ha il proprio profilo, può accedere alla visione della classe video-registrata dal docente, scarica il materiale su cui studiare, interagisce con i propri compagni di corso, partecipa a due fori che si tengono per ogni modulo del Master allo scopo di stimolare lo scambio di buone pratiche ed esperienze in un paese che scarseggia di simili opportunità e, non ultimo, risponde alle domande d’esame.

L’approccio del Master è interdisciplinare e teorico-pratico. Interdisciplinare implica una interazione e sintesi tra:

  • differenti discipline, quali diritto, pedagogia, psicologia, sociologia, storia;
  • differenti livelli di analisi, a partire dal quadro legale, senza però trascurare quei fattori (culturali, di prassi.) che influiscono nell’applicazione contestualizzata dei diritti del bambino;
  • fonti accademiche e non accademiche: i rapporti stilati dal Comitato per i Diritti del Bambino o da altre agenzie delle Nazioni Unite, cosi’ come da ONG, costituiscono preziosi punti di riferimento per chi si occupa di diritti dell’infanzia.

L’approccio teorico-pratico ispirato al sistema preventivo salesiano: il Master infatti si propone di formare operatori capaci di prevenire violazioni dei diritti umani, pertanto risulta importante porre in relazione la teoria con casi concreti o situazioni reali.

I contenuti del Master sono ritenuti particolarmente adatti al contesto: il diritto all’educazione ed al gioco è accostato al tema del lavoro infantile, tema particolarmente delicato qui in Bolivia; il diritto alla famiglia è forse una delle maggiori sfide in un paese dove poco sviluppate sono l’adozione nazionale e l’affido, mentre ancora troppo ci si affida a lunghe permanenze in grandi orfanotrofi di bambini abbandonati o oggetto di violenza; il diritto a essere protetti dalla violenza è un’altra sfida per i tanti partecipanti che spesso hanno a che fare con situazioni di abuso, maltrattamenti, negligenza gravi e bulling; inoltre, c’e’ bisogno di maggiore formazione sui diritti dei bambini che hanno commesso un reato ed i diritti dei bambini con disabilità, in quanto il paese si va dotando di una legislazione in sintonia con gli standard internazionali, ma manca ancora un’applicazione adeguata di queste leggi.

Non ultimo, una cultura dei diritti dei bambini, similarmente alla pedagogia salesiana, riconosce al titolare di diritti – ovvero al bambino – una capacità di “dire la sua” sulle questioni che lo concernono che l’approccio di diritti umani denomina come “principio della partecipazione”, quello che i Salesiani chiamano lo “stare con i giovani e non solo per i giovani”. Tale principio e tale modo d’agire a livello educativo diviene tanto più importante quanto più si ha a che fare con gli adolescenti, tappa di sviluppo e di passaggio dove si assiste ad una crescente affermazione di se in un contesto che offre possibilità, ma anche pericoli.

Infine, il Master si propone di offrire uno sbocco operativo alle conoscenze acquisite, incanalandone in una logica di pianificazione, appunto, basata su un approccio di diritti umani. I temi sono affrontati da docenti boliviani, argentini, italiani, spagnoli, nicaraguensi, panamensi, dominicani e svizzeri. Sono docenti universitari e specialisti che operano presso ONG, UNICEF, ILO , istituti di ricerca.

Dunque, l’attrattivitá dell’offerta a ragione del costo ridotto a carico del partecipante (grazie al contributo della CEI) e, non ultimo l’entrata in vigore del nuovo codice boliviano dei diritti del bambino in concomitanza con la fase d’iscrizione al Master, hanno favorito un’ampia partecipazione al Master in Diritti dell’Infanzia. Già abbiamo richieste per la seconda edizione. Ci pare un buon indicatore. 

Lorenzo Marfisi

coordinatore di progetto e co-responsabile e docente del Master

VIS Bolivia