Al via il progetto di ricerca sui vitigni autoctoni palestinesi

4 luglio 2011 - All'interno del progetto promosso dal VIS -Volontariato Internazionale per lo Sviluppo che mira a rilanciare l'antica cantina salesiana di Cremisan, sta prendendo avvio un progetto di ricerca finalizzato allo studio dei vitigni autoctoni palestinesi finora sconosciuti. Il progetto mira allo studio genetico e alla sperimentazione enologica dei vitigni ed e' finalizzato a dare valore e visibilità ad un patrimonio varietale finora di minore rilevanza.
Nei giorni tra il 6 e l'8 Luglio 2011 presso lo IASMA -Istituto Agronomico di San Michele all'Adige a Trento si terrà il primo incontro tra i principali soggetti coinvolti nella ricerca. L'incontro, organizzato dal VIS e coordinato dall'Avvocato Massimo Zortea, presidente del VIS fino allo scorso aprile e iniziatore del progetto, e dal Dr. Roberto Pagliarini, agronomo presso Cremisan Wine Estate, Betlemme, vedrà inoltre la partecipazione della Prof.ssa Maria Stella Grando, del Prof. Massimo Bertamini e del Prof. Salvatore Maule, professori e ricercatori presso lo IASMA.

L'altro importante partner della ricerca, l'Universita' di Hebron, sarà rappresentato dal prof. Rezq, preside della facolta' di Agraria, che metterà a disposizione il materiale biologico della propria collezione ampelografica.

Il 2011 è l'anno del rilancio della Cantina, dopo circa due anni e mezzo di duro lavoro caratterizzati da graduali innovazioni e importanti investimenti di risorse per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione araba che vive nell'area compresa tra Gerusalemme, Beit Jemal e Betlemme, e migliorare la produzione viti-vinicola di Cremisan e Beit Jemal, con particolare attenzione alla salvaguardia dei vitigni autoctoni e di rilevanza storica e alle tradizioni locali.

Per info: http://www.volint.it