No Wall in Palestine, al via la campagna

22 marzo 2019 - “Sei un giovane palestinese e devi attraversare il muro di separazione per raggiungere l’ospedale più vicino e farti visitare…”. Se inizi a giocare, puoi cercare di immedesimarti nei ragazzi e nelle ragazze che ogni giorno vivono in un territorio segnato da divisioni e conflitti. Il videogame didattico è uno degli strumenti proposti nell’ambito della campagna No Wall in Palestine, lanciata dal VIS giovedì 28 marzo in una cornice speciale, il Parco Archeologico di Paestum, in collaborazione con il presidio territoriale VIS Pangea di Salerno.

 

Attraverso diversi supporti, tradizionali e digitali, la campagna mira a informare e sensibilizzare su quanto sta accadendo ormai da decenni in Palestina, sia dal punto di vista geopolitico, economico e sociale, sia da una prospettiva più concreta, legata alla vita quotidiana delle persone, in particolare dei giovani. Il kit didattico per docenti ed educatori è composto da schede relative a diverse materie che offrono spunti, storie, informazioni e curiosità per approfondire la tematica. La piattaforma web contiene video su diversi argomenti e il videogame.

 

Il VIS è presente in Palestina con i propri progetti da più di trent’anni, lavorando giorno dopo giorno insieme ai salesiani per cercare di migliorare le condizioni di vita della popolazione e di supportarne lo sviluppo attraverso programmi nel settore dell’educazione, della formazione, ma anche in quello agricolo, dell’assistenza psico-sociale e delle energie rinnovabili.

 

Il Parco Archeologico di Paestum ospiterà il lancio ufficiale della campagna, che comprende anche un concorso rivolto alle scuole, e vedrà coinvolti studenti provenienti da diversi istituiti. Nel corso dell’evento, oltre a un laboratorio didattico, sarà possibile collegarsi in diretta dal muro di Betlemme con Gigi Bisceglia, rappresentante VIS  Palestina,  per una testimonianza dal campo. Infine, i partecipanti avranno anche l’opportunità di visitare l’area archeologica riflettendo sull’importanza di conoscere la storia per costruire un futuro di pace.