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Innovativa e partecipata: l'Albania celebra la visione della cooperazione di Pier Paolo Ambrosi

L’Albania si prepara a ricordare Pier Paolo Ambrosi a quattro mesi dalla sua scomparsa. Dopo una vita di passione e impegno nel Paese balcanico, Pier Paolo, operatore del VIS dai primi anni Novanta, ha accompagnato il Paese nella transizione che ha portato l’Albania dall’essere terra di emigrazione a luogo attrattivo per turismo e investimenti.

Dall’ 8 al 10 ottobre è prevista una serie di eventi per ricordare la sua visione della cooperazione, fondata sul metodo partecipativo e sull’approccio comunitario.

Venerdì 8 nella regione montuosa del Kelmend, al confine con il Montenegro, sarà intitolato ad Ambrosi una biblioteca e un convitto di ospitalità per giovani, mentre sabato 9 ottobre a Fishtë si terrà il convegno “L’approccio comunitario per lo sviluppo umano e sostenibile delle aree rurali e marginali. Il caso albanese nella visione e azione di Pier Paolo Ambrosi” con voci da istituzioni, beneficiari, partner e la presentazione dei risultati del progetto triennale "Zana e Maleve - Giovani e Territorio: radici di una comunità in cammino verso l’integrazione con la famiglia europea" finanziato dall'AICS.

Tra loro anche lo chef e imprenditore Altin Prenga, che dopo un’esperienza migratoria in Italia è tornato in Albania e, anche grazie alla collaborazione con Pier Paolo Ambrosi e con il VIS, ha contribuito alla creazione dell’Alleanza Slow Food in Albania.

A nome di Ambrosi, inoltre, saranno creati strumenti di supporto allo studio per giovani albanesi che avranno l’opportunità di formarsi allo Iusve di Venezia (Istituto universitario salesiano di Venezia) e all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. All’Università di Trento sarà istituito un premio di laurea intestato a Pier Paolo Ambrosi nell’ambito della Cattedra Unesco per studenti del Politecnico di Tirana.

La progettualità del VIS nel Paese negli ultimi anni si è fortemente focalizzata sul rafforzamento delle attività produttive, sul potenziamento dell’offerta agroturistica e sul coinvolgimento dei beneficiari nei processi di sviluppo per creare una rete di comunicazione e scambio tra le comunità locali, secondo quella visione partecipata e condivisa che Pier Paolo ha contribuito a costruire.