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Ghana, quattro eventi per concludere il progetto CEI a sostegno dello sviluppo locale per contrastare la migrazione irregolare

Una serie di eventi sul territorio ha segnato la conclusione delle attività del “Programma a sostegno dello sviluppo locale per contrastare la migrazione irregolare in Ghana”, finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Obiettivo del progetto, che si inserisce nella campagna Stop Tratta, iniziata nel 2015 per contrastare le migrazioni irregolari, era rendere i potenziali migranti più consapevoli sui rischi del viaggio fuori dai canali legali verso l’Europa, ma anche creare condizioni di sviluppo sostenibile nei Paesi di partenza, affrontando così le cause profonde delle dinamiche migratorie.

Da una parte il progetto ha permesso quindi al nostro staff sul terreno di portare avanti una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e nelle radio e parlare con i giovani e le autorità locali e tradizionali nelle zone rurali.

Dall’altra, si è lavorato per creare opportunità di formazione e professionalizzazione per le donne, i giovani e i migranti di ritorno, migliorando l’offerta formativa nei centri di formazione professionale, supportando gli uffici salesiani di orientamento e avviamento al lavoro dei job service office e strutturando un vasto programma di training a cascata in agricoltura biologica con la creazione di fattorie didattiche nelle regioni di Bono e Bono East, oltre che corsi dedicati all’empowerment femminile in sartoria e per la produzione di sapone nero.

Al termine di quattro anni e mezzo di progetto, la mostra “Stop Tratta – I Love my Country” ci ha permesso di raccontare nelle scuole, attraverso la sua riproduzione in stickers, le esperienze personali di chi subisce violazioni dei diritti umani sulla strada della migrazione e di chi ha deciso di formarsi e costruirsi un futuro in Ghana grazie al finanziamento CEI.

Gli eventi finali di Progetto sono stati l’occasione per esporre la mostra nella sua struttura a pannelli rigidi e itineranti e concludere con i numerosi partners le attività portate a termine. Tra i 500 partecipanti dei quattro eventi che si sono tenuti ad Ashaiman (Accra) e Odumase (Sunyani) presso l’Istituto Tecnico Don Bosco e a Kranka (Nkoranza, regione di Bono) e Senase (Berekum, regione di Bono) hanno partecipato studenti, inseganti e scuole, ma anche media e stakeholders con cui il VIS ha collaborato nel corso dell’implementazione delle attività progettuali.

Tra i membri della comunità salesiana, il Provincial Office Department ha partecipato ad Accra e gli insegnanti e studenti degli istituti tecnici salesiani erano presenti ad Accra e Sunyani. Oltre al National Catholic Service ad Accra, tra gli enti religiosi hanno partecipato nelle rispettive località le diocesi di Sunyani e Techiman (a Kranka); mentre tra le autorità che hanno preso parte agli eventi vi sono state autorità tradizionali, come la Queen Mother di Berekum Nana Owosu Fakywaa, enti governativi come il Ghana Migration Information Center e rappresentanti degli Youth Minister ad Accra e il Business Resource Center di Berekum. Oltre alle associazioni che il progetto ha contribuito a supportare come la Bono Black Soap Women Association e la Kranka Women Tomatoe Processors Association, hanno partecipato infine anche mentor farmers, stoptratta ambassadors che hanno promosso la campagna di sensibilizzazione contro la migrazione irregolare e svariati attori della cooperazione internazionale come AICS e IOM, l’ong locale Bok Africa Concern e quella italiana AiBi.