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In Albania il Servizio Civile diventa un’esperienza condivisa: i volontari di 6 enti si incontrano a Scutari

Lo scorso novembre si è tenuto presso L’Arka Youth Center di Scutari l’incontro di formazione tra tutti gli operatori volontari del Servizio Civile in Albania appartenenti al programma “Empowerment dei giovani albanesi: miglioramento dell’occupabilità e della capacitazione personale e sociale per lo sviluppo della comunità locale”.

Il programma, sperimentato da 6 enti presenti da anni sul territorio albanese, ha come campo di azione il “Sostegno, l’inclusione e la partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese” ed è inoltre riconducibile a due obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: l’obiettivo 4, “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti”, e l’obiettivo 10 che mira a “Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni”.

Il programma rappresenta una novità nell’ambito del Servizio Civile in Albania, in quanto per la prima volta 6 organizzazioni non governative, tra cui il VIS, si sono unite. Tra gli altri enti facenti parte del programma troviamo: Engim, Associazione Papa Giovanni XXIII, Caritas, Inac ed Acli-Ipsia. Questi ultimi lavorano in contesti molto diversi tra loro, alcuni sono impegnati nei territori rurali del nord del Paese, mentre altri nelle periferie urbane nei dintorni di Tirana e Fier. Anche gli ambiti di intervento tra le associazioni sono diversificati: sviluppo rurale, supporto all’inserimento lavorativo, educazione, imprenditoria sociale, assistenza alle persone fragili e tutela dei cittadini.

Come parte integrante del programma, l’evento ha visto la partecipazione di 26 ragazzi e ragazze che stanno attualmente svolgendo il proprio anno di servizio civile in diverse città dell’Albania, tra cui Koplik, Tirana, Scutari, Fier e Berat. L’incontro ha avuto come scopo principale quello di far condividere agli operatori volontari il senso del programma nella sua interezza, rafforzare il senso di appartenenza al Servizio Civile Universale e creare occasioni di crescita e conoscenza.

Durante la prima giornata, dopo un primo momento di presentazione dei progetti da parte di ciascun ente, si sono svolti alcuni lavori di gruppo sulla conoscenza del territorio albanese durante i quali i volontari hanno condiviso con un testimone albanese quanto osservato nei loro primi mesi di servizio civile. Le riflessioni hanno riguardato le peculiarità del Paese, in particolare le tradizioni ancora vive, le dinamiche sociali e culturali, i retaggi storici e la partecipazione giovanile allo sviluppo del paese. Il confronto con l’ospite albanese ha fatto emergere le differenze culturali e le criticità che possono esistere nel momento in cui ci si relaziona con una cultura diversa dalla propria.

Nella seconda giornata si è lavorato sul futuro della rete di volontari creatasi grazie all’incontro. Le idee emerse hanno riguardato la realizzazione di eventi di sensibilizzazione su tematiche quali i giovani e l’ambiente e la relativa creazione di materiali informativi e di comunicazione, come per esempio una pagina web. È stata sottolineata, inoltre, l’importanza di mantenere viva la rete tra volontari in modo da lasciare il testimone a coloro che faranno il Servizio civile in Albania nei prossimi anni.

Per i Volontari del VIS in servizio civile a Koplik partecipare a questo incontro è stata un’occasione di condividere con gli altri volontari in Albania l’esperienza personale e professionale: “questo percorso ci ha fatto sentire parte dello stesso viaggio e ci ha dato la speranza di poter continuare su questa strada e allo stesso tempo informare quanti più giovani possibile sull’esperienza da noi intrapresa” sono le parole di Martina al termine della formazione.

Nel Bando per la selezione degli operatori volontari di Servizio Civile Universale da impiegare in progetti di Servizio Civile all’estero quest’anno sono presenti 3 progetti del VIS, tra cui “Caschi Bianchi per lo sviluppo sostenibile in Albania”, in coprogettazione con CELIM; i 6 operatori volontari (2 per il VIS e 4 per CELIM) che verranno selezionati contribuiranno al programma di Tutela e valorizzazione delle risorse naturali attraverso modelli sostenibili di consumo e di sviluppo.