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Milana

Milana ha dieci anni ed è originaria di Toshkivka, nella regione di Luhansk. Il 24 febbraio 2022, all’inizio dello scoppio del conflitto, il suo villaggio è stato bombardato.

La vita è diventata insostenibile e i suoi genitori hanno deciso di trasferire tutta la famiglia nella vicina regione di Dnipropetrovsk, dove vivono ormai da circa un anno.

Milana e suo fratello hanno iniziato a partecipare alle attività organizzate dal VIS, che permettono a migliaia di bambine e bambini di trovare uno spazio sicuro in cui esprimersi, affrontare il trauma della guerra e dare un nome alle emozioni che provano.

Uno spazio in cui esercitare il loro diritto ad essere bambini. Durante uno degli incontri che hanno avuto, Milana ha confidato ad un’operatrice del VIS: “Faccio fatica a capire perché da un giorno all’altro la mia quotidianità di chiacchiere a scuola, studio e giochi con gli amici, abbia lasciato spazio alla paura. E mi spaventa che il mio fratellino non sappia ancora spiegare cosa stia succedendo”.

In Ucraina, nelle zone di Dnipro e nei villaggi del Sud e dell’Est del Paese, a cavallo della linea del fronte, il VIS insieme al CUAMM, capofila del progetto, stanno portando avanti il progetto “Intervento integrato medico-logistico a sostegno delle popolazioni più colpite dalla guerra nell'Est e nel Sud dell'Ucraina” finanziato da OCHA, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari.

Il progetto prevede anche un intervento per migliorare il benessere psicologico delle fasce più vulnerabili della popolazione.

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