Ambiente e cambiamenti climatici nella cooperazione internazionale
OFFERTA DIDATTICA
• Inizio del corso: 28 marzo 2023
• Scadenza iscrizioni: 24 marzo 2023 (sconto per iscrizioni early booking entro il 13 marzo)
• 15 unità di apprendimento: video lezioni in diretta, laboratori applicativi, materiali didattici, esercitazioni, apprendimento partecipativo online, interazione con corsisti e docente
• Conclusione del corso: luglio 2023
• Titolo rilasciato: Diploma di specializzazione in Ambiente e Cambiamenti climatici nella Cooperazione Internazionale
DOCENTE E TUTOR: Massimo Zortea
Massimo è un avvocato e docente universitario. specialista in diritto e politiche dell’ambiente e dell’energia, con lunga esperienza in sviluppo sostenibile e cooperazione internazionale ambientale. Abilitato alle Giurisdizioni Superiori, è fondatore e socio dello Studio SAFE GREEN (www.safegreen.it). Insegna all’Università di Trento, dove è titolare dei corsi “Sviluppo Sostenibile Internazionale” nonché “Ingegneria per lo Sviluppo Sostenibile Internazionale: metodi e progetto (modulo 2)”. Collabora altresì con svariati enti di alta formazione ambientale (fra cui il Master ISPI in Cooperazione Internazionale e il Master LUISS in Food Law). Fa parte del Comitato Scientifico della Cattedra UNESCO in Ingegneria per lo Sviluppo Umano e Sostenibile UniTrento. Ha fondato Green VIS (Roma), un gruppo di lavoro che applica il Environmental Mainstreaming Approach nella cooperazione internazionale. È stato coordinatore scientifico della Scuola AFA (Alta Formazione Agroalimentare, Bari). È da oltre trent’anni impegnato in vari enti del Terzo Settore, anche con incarichi dirigenziali, fra cui quello di consigliere e presidente del VIS. Autore di svariati volumi, paper e articoli in materie ambientali. Fra i suoi libri: Integrazione ambientale nei progetti di sviluppo (FrancoAngeli 2013), El mainstreaming ambiental en los proyectos de cooperación internacional y desarrollo (Universidad Iberoamericana - Instituto Mora 2016), Riqualificare le cave dismesse in Italia (Wolters Kluwer 2019, della collana Riqualificare: ambiente ed economia circolare, di cui è curatore con P. Felice), Riqualificare le filiere agroalimentari (Wolters Kluwer 2020), Il Condominio Sostenibile, Le quattro dimensioni della rivoluzione verde (Wolters Kluwer 2021)
PRESENTAZIONE
La Scuola di Alta Formazione del VIS, dopo precedenti iniziative più puntuali e grazie all’impegno personale di Massimo Zortea (progettista didattico e docente), propone regolarmente da ormai un decennio i suoi percorsi formativi sui temi e questioni ambientali applicati alla cooperazione internazionale. Lo scopo è di offrire ai suoi allievi opportunità di approfondimento, specializzazione o aggiornamento sull’argomento generale dello sviluppo sostenibile, con speciale attenzione alla gestione ambientale sostenibile ed alla lotta ai cambiamenti climatici.
Ambiente e clima sono due imprescindibili punti di riferimento per impostare e realizzare qualsiasi percorso di sviluppo anche nei contesti di cooperazione internazionale, ma richiedono competenze specifiche da parte di tutti gli operatori coinvolti negli interventi, in maniera trasversale: la sostenibilità ambientale, e climatica in particolare, non è più una materia relegata ai soli addetti ai lavori. La Scuola di Alta Formazione del VIS raccoglie la sfida dell’Agenda 2030, entrata ormai nel vivo, e accompagna allievi di varia età e provenienza, per costruire solide conoscenze e capacità anche sul versante ambientale.
Il corso è utile anche a coloro che intendano avviare o rafforzare iniziative di sostenibilità ambientale e climatica in contesti diversi da quelli tradizionali della cooperazione internazionale (ad esempio, in aziende, enti di consulenza o di valutazione, pubbliche amministrazioni, enti di formazione, persino studi professionali, enti del terzo settore in genere, enti della comunicazione). Conoscere e applicare gli strumenti della sostenibilità genera beneFici economici e sociali, oltre che ambientali, duraturi.
PERCHÉ FORMARSI O AGGIORNARSI SU AMBIENTE E CAMBIAMENTI CLIMATICI?
Corrono tempi difficili per l’ambiente e per la vita stessa sul pianeta. Dopo la faticosa uscita dalla crisi pandemica, nel 2021 avevamo assistito, complice il risalto mediatico dedicato alla COP26 dell’UNFCCC, ad una maggiore attenzione internazionale all’ambiente e al clima da parte dell’opinione pubblica, degli attori economici, sociali, politici, pubblici e privati, oltre che del mondo della comunicazione. Nel 2022 l’esplodere irruento della crisi russo-ucraina e dei rinvigoriti venti di conflitto latente fra due contrapposte
visioni dell’ordine globale, con il conseguente peggioramento della crisi energetica e delle materie prime, ha segnato ben percettibili passi indietro di ambiente e clima nella scala delle priorità. Eppure, la comunità internazionale e in particolare quella assai variegata della cooperazione allo sviluppo non hanno mai smesso di regalarci e regalarsi dei progressi nella costruzione di un mondo più sostenibile. La lista delle buone notizie non sarebbe poi così breve, sebbene affiancata da quella delle sconfitte e dei fallimenti nella lotta al degrado ambientale ed ai cambiamenti climatici, ma non è questa la sede per scendere a dettagli. Volendo scegliere due esempi simbolici, possiamo dire che il 2022, a fianco del sostanziale stallo maturato alla COP27 della UNFCCC, ci ha portato, proprio verso il congedo dell’anno, lo storico varo del Global Biodiversity Framework alla COP15 della CBD.
Lo stato di salute del pianeta non ammette però distrazioni e chiama a raccolta tutti i cittadini globali, come rammentano numerosi rapporti di organizzazioni internazionali, come ad esempio quelli periodici del IPCC sulla evoluzione dei cambiamenti climatici, l’annuale Global Risks Report del WEF (particolarmente proiettato sui temi green nella edizione 2023), il Global Environment Outlook 6 (GEO-
6) 2019 sullo stato globale dell’ambiente nel pianeta. I temi ambientali e climatici sono dunque divenuti da tempo un tema centrale per tutto il complesso sistema della cooperazione internazionale, la cui complessità esige però capacità adeguate e programmazione sistematica sia della raccolta/analisi di dati che del cambiamento concreto di condotte.
La crisi ambientale e climatica è un fenomeno ormai globale capace di infliggere pesanti danni al sistema economico e sociale di qualunque paese, tanto da coinvolgere profondamente i mercati internazionali, suscitandone una sempre maggiore considerazione.
Per questo motivo, si tratta di una sfida universale e di natura al tempo stesso geopolitico ed economico, non più meramente ecologico. Non a caso, il nuovo orizzonte della sicurezza globale si colloca ormai sempre più nitidamente nella dimensione ambientale-climatica, come testimoniano ad esempio gli eventi disastrosi che hanno afflitto la California o l’Italia nel 2022. La stessa elevata incidenza dei fattori ambientali si ritrova nei fenomeni migratori, dove sempre più studiosi e operatori della cooperazione si confrontano sui legami tra degrado ambientale e cambiamento climatico, con il relativo portato di conflittualità, da un lato, e movimenti migratori spontanei o forzati, dall’altro.
Occorre prendere atto dell’esistenza di una catena causale biunivoca fra degrado ambientale, cambiamenti climatici e povertà multidimensionale (riassumibile nel concetto di Eco-poverty, ampiamente approfondito durante il corso), come del resto fra benessere umano e qualità dell’ambiente.
Per invertire questo circolo vizioso occorre inserire, in maniera trasversale e capillare, la specifica considerazione degli impatti ambientali in tutte le politiche ed interventi di lotta alla povertà e di sviluppo, non solo in quelli a contenuto ambientale specifico. Ad esempio, inserire una tale valorizzazione dell’ambiente anche nei progetti dei settori sanitario, scolastico o produttivo e non soltanto in quelli ambientali tradizionali (cura di aree protette o salvaguardia di specie animali e vegetali).
Questo percorso didattico intende offrire appunto una via seria, pur se non eccessivamente impegnativa per essere alla portata di tutti, per capire come inserire in tutte le iniziative di cooperazione internazionale ma più in generale nelle attività di rilevanza economica o sociale, in maniera trasversale ed intersettoriale, la sostenibilità ambientale e climatica, valorizzando l’ambiente in tutte le sue potenzialità.
La protezione ambientale, l’adattamento ai cambiamenti climatici (e, ove possibile, la mitigazione) non sono soltanto una questione di rilevanza scientifica, bensì anche politica. Pertanto, la sostenibilità ambientale e climatica non è un obiettivo per soli specialisti e addetti ai lavori: riguarda tutti e si consegue davvero solo se la cura per l’ambiente si diffonde in ogni luogo, in ogni individuo, in ogni gesto e scelta quotidiani. Il crescente impegno trasversale in questo senso da parte delle agenzie governative di cooperazione allo sviluppo e delle CSOs mostra la nuova strada per una cooperazione internazionale ecofriendly: si tratta dell' Environmental Mainstreaming Approach (EMA), che rispetta la natura trasversale delle tematiche ambientali e favorisce l'integrazione dell'ambiente in tutte le sue iniziative di settore, come mezzo per raggiungere l'obiettivo dello sviluppo sostenibile.
Del resto, i contenuti stessi della Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sono impostati con un evidente approccio di mainstreaming ambientale, ovvero di innesto trasversale, pervasivo e coinvolgente dei temi ambientali e climatici in tutta la strategia, come verrà approfondito durante il corso. La sostenibilità ambientale e climatica diventa sempre più a largo raggio materia e opportunità professionale. In tutto il mondo cresce la domanda di sostenibilità e quindi la richiesta di persone capaci di integrare ambiente e clima nella progettualità, che si tratti di sviluppo rurale o di business plan commerciali. Per cogliere questa opportunità, è necessario che gli operatori riqualifichino le loro capacità ed esperienze professionali, arricchendole con solide basi nelle tecniche di mainstreaming ambientale.
OBIETTIVI DIDATTICI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO
Il corso intende accompagnare i partecipanti nell’acquisizione di una conoscenza approfondita della modalità di tutela dell’ambiente applicate alla cooperazione internazionale attraverso due approcci metodologici correlati fra loro, Environmental Mainstreaming Approach (EMA) ed Eco-poverty Approach. L’obiettivo è di fornire ai corsisti un’ampia gamma di contenuti, materiali e suggerimenti teorici e pratici sulle tecniche di mainstreaming ambientale, anche attraverso il supporto di esercizi e casi di studio.
Grazie al metodo di lavoro partecipativo, caratterizzato da lezioni e laboratori interattivi, esercitazioni in gruppi interdisciplinari e un workshop finale con relatori internazionali, i corsisti apprenderanno in modo approfondito i temi, contesti, problemi nonché le opportunità offerte dall’ambiente e le modalità pratiche di valorizzazione ambientale utili a rendere gli interventi di cooperazione internazionale realmente sostenibili. Impareranno inoltre a lavorare in modo interdisciplinare, dialogando e lavorando con i compagni di classe provenienti da luoghi e background accademici e professionali diversi.
Inoltre, il percorso si propone di offrire validi spunti ai partecipanti per orientarsi nelle opportunità professionali presso enti, organizzazioni, imprese che operano nel settore della cooperazione ambientale e delineare con capacità critica un conseguente percorso professionale personale.
DESTINATARI
Premessa tutta la descrizione di obiettivi, metodi e contenuti, il corso si rivolge pertanto a due ordini di potenziali interessati:
a) coloro che posseggono competenze o esperienze medie o avanzate nelle materie ambientali ma non ancora in cooperazione internazionale e desiderano mettere a frutto il loro bagaglio in quest’ultimo contesto;
b) coloro che, viceversa, posseggono competenze o esperienze in cooperazione internazionale ma non ancora in materia ambientale e vorrebbero arricchire il loro potenziale integrando le prime con le seconde.
In particolare, si rivolge dunque a:
• operatori professionali e volontari della cooperazione internazionale, pubblici e privati;
• esperti in progetti di sviluppo e gestione del ciclo di progetto;
• aspiranti volontari internazionali e cooperanti;
• giornalisti, esperti di comunicazione, operatori del settore dell’informazione;
• neolaureati o studenti universitari interessati a specializzarsi in ambiente, CC e cooperazione internazionale;
• insegnanti e docenti di ogni ordine e grado;
• professionisti e imprenditori.
STRUTTURA
Le attività formative condotte dal docente consistono in un incontro online alla settimana, in modo da
non occupare troppo tempo e consentire anche a corsisti lavoratori di seguire con la dovuta continuità.
Si articolano in sessioni online sincrone, oltre alle sessioni di lavoro off-line e al convegno internazionale
conclusivo;
In dettaglio:
a) 7 sessioni di apprendimento: ogni sessione sarà tenuta dal docente in aula virtuale tramite la piattaforma Zoom; in caso di impossibilità a partecipare alla lezione in diretta, il corsista potrà visualizzare la registrazione in un secondo momento;
b) 4 laboratori applicativi (temi e casi-studio specifici): sessioni di approfondimento in aula virtuale;
c) 4 esercitazioni pratiche: gli allievi, individualmente o in gruppi di lavoro, svilupperanno bozze, documenti di progetto e/o paper relativi a contesti reali, focalizzandosi su casi-studio proposti dal docente;
d) sessioni preparatorie al Rome International Workshop (RIW 2023): impostazione dei temi, dei relatori, dei ruoli, del programma ecc.;
e) lettura di materiali da studio e/o consultazione: ppt delle lezioni e documenti addizionali forniti in formato pdf, che andranno a costituire, al termine del corso, una mini-biblioteca elettronica.
Ogni corsista sarà accompagnato durante tutto il corso dal docente. In generale si tratterà di una esperienza intensiva ma sempre dosata sulle disponibilità di tempo e di energie di ciascun partecipante. Inoltre, il percorso si articolerà in modo da aprire a ciascun corsista uno spazio di maturazione e di approfondimento delle conoscenze, che si prolungherà anche oltre la conclusione del corso.
Alcune lezioni ospiteranno professionisti della materia ed ex corsisti, provenienti da diverse esperienze e contesti. Ciò consentirà ai partecipanti di lavorare su realtà e progetti concreti, oltre che su numerosi casi studio.
Infine, il 18 luglio 2023, i corsisti potranno prender parte alla VII edizione (online) del Rome International Workshop (RIW 2023) su ambiente e cooperazione internazionale.
Parteciperanno diversi esperti di istituzioni pubbliche e private operanti nella cooperazione internazionale. Nelle scorse edizioni abbiamo avuto il piacere di ospitare relatori provenienti fra gli altri da FAO, WFP, UNDP, UNEP, WWAP, IRENA, Danish Energy Agency, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Ministero dell’Ambiente, ISPRA.
Il programma, nel dettaglio, prevede 16 settimane di attività e-learning (lezioni, laboratori ed esercitazioni pratiche su casi studio) in diretta su Zoom ogni martedì dalle ore 19.00 alle ore 20.30, così distribuite:
o Unità 1, 28 marzo
Lezione 1
Introduzione: ambiente e benessere della persona (nuovi orizzonti per lo sviluppo umano)
o Unità 2, 4 aprile
Laboratorio 1
Economia circolare e gestione rifiuti (FORSU - RAEE) con tecniche di mainstreaming ambientale
o Unità 3: 11 aprile
Lezione 2
Ambiente e cooperazione internazionale
o Unità 4: 18 aprile
Esercitazione 1
o Unità 5: 26 aprile
Lezione 3
Integrazione ambientale: teorie e pratiche nel contesto internazionale
o Unità 6: 2 maggio
Laboratorio 2
Energia sostenibile (efficientamento energetico - fonti rinnovabili) con tecniche di mainstreaming
ambientale
o Unità 7: 9 maggio
Lezione 4
Applicazione del mainstreaming ambientale (1): nella impostazione strategica e operativa degli interventi
o Unità 8: 16 maggio
Esercitazione 2
o Unità 9: 23 maggio
Lezione 5
Applicazione del mainstreaming ambientale (2): nei profili finanziari (budget e rendiconto) degli interventi
o Unità 10: 30 giugno
Laboratorio 3
Cambiamenti climatici (mitigazione - adattamento - prevenzione - strumenti finanziari) con tecniche di
mainstreaming ambientale
o Unità 11: 6 giugno
Lezione 6
Applicazione del mainstreaming ambientale (3): nella implementazione e nella valutazione degli interventi (PCM, monitoraggio)
o Unità 12: 13 giugno
Esercitazione 3
o Unità 13: 20 giugno
Lezione 7
Applicazioni concrete: dall’analisi all’azione seguendo una precisa tabella di marcia
o Unità 14: 27 giugno
Laboratorio 4
Tecniche di mainstreaming ambientale nei conflitti ambientali
o Unità 15: 4 luglio
Esercitazione 4
o Unità 16: 11 luglio
Sessione di preparazione
Gruppo di lavoro in supporto del Rome International Workshop
o 18 luglio
Rome International Workshop (RIW 2023) su ambiente e cooperazione internazionale VIII edizione
VALUTAZIONE
I criteri per la valutazione e il conseguimento del diploma finale sono i seguenti:
1. Il numero minimo di esercitazioni svolte è 3 su 4
2. Il risultato finale sarà espresso in centesimi (100/100), sulla base del punteggio ottenuto nelle esercitazioni:
- Esercitazione 1: max 20 punti
- Esercitazione 2: max 20 punti
- Esercitazione 3: max 20 punti
- Esercitazione 4: max 40 punti
3. Voto minimo: 65/100
4. I punteggi nelle esercitazioni verranno assegnati tenendo in considerazione i seguenti parametri:
a) vocabolario e chiarezza
b) razionalità di impostazione
c) pertinenza delle soluzioni proposte
d) originalità
e) efficacia (a ciascuno dei parametri verrà assegnato un punteggio massimo pari a 1/5 del punteggio globale di ogni esercitazione)
TITOLO FINALE
Al termine del corso viene rilasciato a ogni partecipante un diploma di specializzazione in Ambiente e Cambiamenti Climatici nella Cooperazione Internazionale che attesta la proficua partecipazione al corso e lo svolgimento esaustivo delle attività richieste.
CONTRIBUTO DI ISCRIZIONE
Il contributo di iscrizione è di 290 euro per studenti iscritti entro la scadenza del 24 marzo 2023.
Per coloro che si iscriveranno (e salderanno il contributo) entro il 13 marzo 2023 è prevista una quota di iscrizione ridotta pari a 265 euro.
Coloro che hanno già frequentato in precedenza uno dei corsi a pagamento dell’offerta formativa del VIS hanno diritto ad una riduzione del 20% sulla quota intera: per ricevere il coupon di sconto inviare una mail all’indirizzo corsionline@volint.it.
Il contributo include: partecipazione a tutte le lezioni online, laboratori, esercitazioni, workshop internazionale finale; accesso a tutte le registrazioni e ai materiali didattici di studio e consultazione correlati alle lezioni ed a quelli prodotti in occasione del workshop finale; tutoring e dialogo con il docente.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE
Il pagamento della quota di iscrizione avviene direttamente online, tramite il seguente LINK
Le iscrizioni verranno accolte fino al giorno specificato e comunque fino ad esaurimento dei posti disponibili (per ogni corso di diploma è previsto un numero indicativo di 30 partecipanti).
Successivamente all'acquisto del corso si riceverà una mail di conferma con le credenziali di accesso alla piattaforma e-learning.
Sarà possibile, entro sette giorni dall'acquisto del corso, richiedere la fattura. La stessa potrà essere intestata esclusivamente al titolare del pagamento, con eventuali specifiche che è possibile integrare nel documento contabile.
Per ulteriori informazioni o per acquisti tramite bonifico scrivere a corsionline@volint.it o contattare la Segreteria Didattica / Coordinamento Didattico – tel. 06 51.629.1.