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Palestina, una gender analysis per superare la disparità delle donne e realizzare un empowerment di tutta la comunità

Nell’ambito del progetto “Child Friendly Schools” realizzato in Palestina e finanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), il VIS ha voluto dedicare un’attenzione partic

Munir Quassis

Il mio nome è Munir Quassis e sono padre di 3 bambini. George, uno dei mie figli, è affetto da una disabilità fisica e mentale, viviamo tutti in una piccola casa al secondo piano, che rende i movimenti ancora più difficili per lui.

Ero un operaio dei giardini pubblici di Betlemme, ma purtroppo il lavoro è stato interrotto, così ho lavorato come operaio in una ditta di costruzioni in Israele.

Ero senza assicurazione, sono caduto e mi sono rotto una vertebra. Da allora sono a casa senza lavoro. Sono uno dei beneficiari del programma del Forno Salesiano che distribuisce pane gratuitamente; la mia casa è abbastanza lontana dal centro, quindi ci vado e prendo il pane per tutta la settimana.

Prima della pandemia più di un quarto della popolazione palestinese viveva al di sotto della soglia di povertà e si stima che quest’anno le famiglie bisognose siano aumentate del 30%. La comunità salesiana, presente a Betlemme dal 1891, cerca di supportare la popolazione locale, in particolare i giovani, sia cristiani sia musulmani, che vivono con le loro famiglie in condizioni di vulnerabilità, disagio e marginalizzazione.

Il forno salesiano di Betlemme da 130 anni dona gratuitamente pane ai più bisognosi. La campagna Pane per Betlemme punta ad aumentare in questo momento difficile il numero di beneficiari del pane

 

 

Betlemme: la luce di un forno, il profumo del pane, un Natale diverso

Il mio nome è Basma Giacaman vengo da Beit-Sahour. Faccio parte dell’Unione delle Donne Arabe di Beit-Sahour, un’organizzazione femminista fondata nel 1956 che porta avanti diverse attività. Vorremmo ringraziare i Salesiani per il loro contributo nel fornire gratuitamente il pane a 21 famiglie a Beit-Sahour attraverso l’Unione delle Donne Arabe. So che potrebbe sembrare irrilevante fornire pane gratuitamente. In realtà, per una famiglia che non ha reddito, questo aiuta a coprire le spese giornaliere e può fare la differenza nelle grandi famiglie: 6 pagnotte per una famiglia di sei persone è una buona forma di assistenza. Conosco una mamma che viene a prendere il pane due volte a settimana, perché abitano lontano da qui. Lei e suo marito in questo momento sono disoccupati, vivono in affitto e hanno un membro della famiglia con una disabilità fisica. Grazie alla fornitura gratuita di pane hanno potuto utilizzare i loro soldi per poter provvedere ad altre necessità.

Prima della pandemia più di un quarto della popolazione palestinese viveva al di sotto della soglia di povertà e si stima che quest’anno le famiglie bisognose siano aumentate del 30%. La comunità salesiana, presente a Betlemme dal 1891, cerca di supportare la popolazione locale, in particolare i giovani, sia cristiani sia musulmani, che vivono con le loro famiglie in condizioni di vulnerabilità, disagio e marginalizzazione.

Il forno salesiano di Betlemme da 130 anni dona gratuitamente pane ai più bisognosi. La campagna Pane per Betlemme punta ad aumentare in questo momento difficile il numero di beneficiari del pane.

Integrazione delle minoranze cristiane in Terra Santa: avviato un nuovo progetto in Palestina

Il 16 novembre è stato avviato un nuovo progetto in Palestina, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), guidato dal VIS in partenariato con due organizzazioni non

resto@ttivo nel mondo – In Palestina concluse le ristrutturazioni di cinque scuole elementari in Area C

Nell'ambito del progetto Child-Friendly Schools, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato in Palestina dal VIS in collaborazione con Action

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Nonostante le crescenti difficoltà legate al Covid-19, si è conclusa la prima business plan competition nel quadro del progetto “Start Your Business!” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooper

In Palestina e Israele le strade tornano deserte
Purtroppo l’emergenza legata al coronavirus continua sia in Palestina sia in Israele. Risulta difficile capire se e quando la situazione tornierà a migliorare con un’importante riduzione delle persone positive (attualmente in Israele circa 2 mila casi al giorno, in Palestina circa 300 al giorno).
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Al via due importanti progetti in Palestina per aiutare il Paese ad affrontare la grave emergenza sanitaria relativa al Covid-19 che continua ad aggravare la situazione palestinese e il suo fragile sistema sanitario. Sono centinaia, infatti, i nuovi casi registrati ogni giorno: ad oggi, secondo le stime ufficiali, i casi positivi risalgono a 14.838, 84 morti e 6.289 guariti.
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