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Justine

"Mi chiamo Justine Feza Amuri, ho 20 anni e vengo dalla provincia di Maniema, precisamente dalla città di Kindu; per un periodo della mia vita ho vissuto nel territorio di Kasongo con i miei genitori che attualmente vivono ancora lì. Io sono da poco arrivata a Goma e attualmente vivo nel Centro Marguerite.

Hanna

"Mi chiamo Hanna, ho 32 anni e vengo dalla città di Lysychansk nella regione di Lugansk.

La guerra ci ha colto inaspettatamente il 24 febbraio verso le 5-6 di mattina. Gli adulti si stavano preparando per andare a lavorare e i ragazzi a scuola. Abbiamo sentito due potenti esplosioni e all’inizio non avevamo capito cosa stesse succedendo.

Non pensavamo ad una nuova guerra, ma verso le 9-10 di mattina i mezzi di trasporto pubblico si sono fermati e poco dopo è stata trasmessa l’informazione che confermava l’inizio della guerra.

Judy

“Mi chiamo Judy Elia, sono una dentista di Aleppo e voglio condividere con voi l’esperienza del terremoto.

Quando è successo eravamo a letto, ci siamo svegliati e in pochi secondi siamo scesi in strada. Non avevamo nulla, l’unica nostra preoccupazione era allontanarci da casa, cercare un posto aperto, lontano dai palazzi. La situazione era molto difficile perché pioveva. Dopo un po’ di tempo sono tornata a casa per prendere le cose essenziali poi abbiamo trovato rifugio dai Salesiani, dove viviamo dal giorno del terremoto.

Joseph

"Mi chiamo Joseph e sono nato in Senegal, a Tambacounda. Proprio qui sono cresciuto e mi sono diplomato.

Sarah

“Tutto è iniziato quando ho sentito un annuncio alla radio comunitaria in cui veniva promosso un corso del VIS per insegnare a produrre black soap. Dopo il corso mi sono organizzata con altre donne e, tutte insieme, siamo andate al grande mercato di Techiman per comprare gli ingredienti e iniziare a produrre il sapone nero in autonomia. In seguito abbiamo anche ricevuto ingredienti dal VIS e portato i prodotti finiti al magazzino di Berekum.

Francine

“Mi chiamo Francine Lumo, sono nata a Masisi il 6 giugno del 2005 e i miei genitori si chiamano Pascal e Kasiwa.

Nataliya

Nataliya proviene dal villaggio di Nyzhnye, nella regione del Luhansk ed ha quattro figli. Ci ha raccontato la sua storia di una vita normale, con un lavoro da custode nella scuola di Toshkivka a pochi chilometri da casa e dove i suoi bambini hanno studiato, ma che improvvisamente è stata travolta dalla guerra.

Fatjon

Fatjon è un ragazzo di Gruemirë, villaggio nel nord dell'Albania, che, dopo aver lasciato il proprio Paese e aver vissuto in Italia, Inghilterra ed Olanda, è tornato in Albania per realizzare il suo sogno: diventare un produttore di vino locale, valorizzando le tradizioni e le qualità della sua terra.

Nel 2012 ha impiantato un vigneto nell’appezzamento di terreno ereditato dalla sua famiglia, ha progettato autonomamente un sistema di irrigazione e, nonostante le condizioni non ancora ottimali, ha iniziato a produrre vino e raki nel garage di sua sorella.

Ladomila e Malina

“Non voglio piangere davanti a lei”. Ladomila, la mamma di Malina, come nel film "La vita è bella", cerca di raccontare la loro fuga dall'Ucraina come un'avventura e non come una tragedia. A 9 anni Malina è stupita da tutto ciò che sta scoprendo: un nuovo Paese, tante persone intorno, manifestazioni di affetto e solidarietà che non sa come interpretare.

Don Mykhaylo

Il VIS insieme ad altri enti salesiani sostiene le comunità dei confratelli in Ucraina attivando una grande catena di solidarietà per sostenere il loro piano di emergenza e anche le comunità dei Paesi limitrofi che stanno accogliendo profughi come la Slovacchia e la Polonia.

Mustafa e Ahmad

“Siamo Mustafa e Ahmad, abbiamo 22 anni, viviamo a Betlemme e abbiamo una passione in comune: l’energia e tutte le sue possibili applicazioni! Siamo amici, ma la nostra è una storia d’amicizia particolare; ci siamo conosciuti grazie al progetto NUR – New Urban Resources durante i corsi intensivi di efficientamento energetico ed energia rinnovabile al Centro di Formazione Professionale Salesiano e, poi, abbiamo frequentato quelli di scrittura di Business plan all’Università di Betlemme.

CECÍLIA

Cecília e Jairo sono due fratelli di rispettivamente 21 e 24 anni che vivono a Luanda, nel quartiere di Sambizanga, detto anche "Lixeira" per la quantità di spazzatura presente per strada.

Poiché i genitori non possono permettersi di sostenere i costi universitari per entrambi i figli, solo Jairo frequenta l'università. Il papà è un tassista locale, la mamma vende i suoi dolci sulla porta di casa e nei mercati. Cecília, per ora, avendo molto tempo libero, si occupa della casa, aiutando la mamma a cucinare e accudendo i quattro cuginetti che vivono con due zie e la nonna materna.