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Il progetto LEEWYV si è concluso

Dopo quattro anni di intense attivitá il Progetto LEEWYV, finanziato dall’Unione Europea, si è concluso con successo, con una cerimonia tenutasi mercoledi 14 dicembre a La Villa Boutique Hotel, ad Osu (Accra). All’evento hanno preso parte cinquanta persone, tra cui esponenti della Delegazione dell’Unione Europea, dell'Ambasciata Italiana, dell’Agenzia di Cooperazione Italiana (AICS) e tedesca (GIZ), di ENI e dell’Agenzia delle Nazioni Unite FAO.

Tra i portavoce ghanesi hanno presenziato autorità con cui il VIS ha lavorato a stretto contatto, come la Queen Mother di Senase, Nana Owusu Fakyiwaa, e rappresentanti del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Agricoltura e della Forestry Commission.

La partecipazione di una così variegata platea è una riprova degli obiettivi raggiunti attraverso l’azione concertata delle autorità locali e delle organizzazioni della società civile in un programma progettuale che ha sostenuto circa 100 attività finanziate. Il sostegno alla creazione di meccanismi efficaci di collaborazione tra i principali attori della governance locale ha favorito l’emancipazione economica di oltre tremila destinatari nelle regioni di Bono e Bono East, giovani a rischio di migrazione irregolare, migranti di ritorno e donne, che sono stati sostenuti tecnicamente e finanziariamente nella ricerca di un lavoro o nell’ avvio di una propria attività.

L'evento ha visto susseguirsi sul palco molteplici interventi dello staff locale, tra cui Pomaa Anguah Dei, gender project assistant, e Dennis Asante - Sagoe, organic agricolture field coordinator. È stata raccontata la strategia, vincente, scelta per supportare il networking di stakeholders, riguardante l’istituzione di quattro Commissioni ad hoc, gli obiettivi raggiunti nella promozione dell’associazionismo femminile, il ruolo cruciale dei Mentor Farmers nel processo di formazione comunitario sulle tecniche dell’agricoltura biologica e di adattamento al cambiamento climatico e, in ultimo, la creazione del brand “Made in BA”. Il marchio, il cui nome si riferisce al vecchio nome della regione (Brong Ahafo), è stato ideato per promuovere prodotti agricoli e di artigianato locale selezionati per il loro impatto sociale e/o di sostenibilità ambientale, sostenuti dal progetto LEEWYV ed esposti durante l’evento. Rappresentati delle associazioni create grazie al supporto del VIS hanno raccontato in prima persona di Bobsina, black soap prodotto dalle donne della “Bono Black Soap Women’s Association” (BBSWA), Nkwantoes, salsa di pomodoro processata dalla “Kranka Women’s Tomato Processors’ Association”, e dei prodotti agricoli biologici coltivati dai membri della “Organic and Mentor Farmers’Association”.

L’agenda del giorno si è conclusa con la proiezione di alcuni video, dedicati al racconto delle attività sul terreno e degli itinerari ecoturistici che la regione offre, rispettosi della conservazione ambientale e delle comunità locali e potenziali volani di sviluppo economico per i giovani della zona. La sostenibilità, ambientale, sociale ed economica è stata un obiettivo trasversale nel corso di tutti gli anni di implementazione e “il progetto LEWYV - ha concluso Anna Lixi, head of Governance and Security session UE nell’intervento finale - è un ottimo esempio di integrated approach, che racchiude tutte le priorità dell'UE”.