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Tratta di esseri umani: il VIS alla X Conferenza degli Stati parte della Convenzione di Palermo delle Nazioni Unite

Prosegue l’impegno del VIS nell’advocacy internazionale contro i crimini transnazionali organizzati ed in particolare contro la tratta di esseri umani ed il traffico dei migranti, con uno sguardo ai bambini, alle bambine e ai giovani, e non manca all'appuntamento a delle Nazioni Unite a Vienna, partecipando al gruppo di esperti internazionali coordinato da Salesian Missions di New York.

Si sta tenendo in questi giorni a Vienna, dal 12 al 16 ottobre 2020, la decima Conferenza degli Stati parte della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata internazionale, che segna il ventesimo anniversario dall’adozione della Convenzione di Palermo.

La Convenzione, stipulata a Palermo a seguito della uccisione del Giudice Falcone, firmata e ratificata anche dall’Italia, rappresenta il primo trattato giuridicamente vincolante promosso dalle Nazioni Unite nell’ambito della lotta alla criminalità. Questa contiene tre protocolli: il primo sulla prevenzione, soppressione e contrasto alla tratta di esseri umani, in particolar modo donne e bambini, il secondo contro il traffico dei migranti via terra, mare e aria ed il terzo contro la fabbricazione e traffico illeciti delle armi da fuoco.

Il VIS con i suoi progetti nel mondo è attivo da anni sui temi contenuti nei primi due protocolli della Convenzione ed è fortemente impegnato nell’advocacy per la promozione e protezione dei diritti umani, impegno che dal 2009 ha portato al riconoscimento ECOSOC da parte delle Nazioni Unite. Per tali ragioni, su invito di Salesian Missions di New York, il VIS ha partecipato alla preparazione del gruppo di esperti e alla stesura della dichiarazione letta in Plenaria durante la conferenza da Brother Gunther Mayer, di Salesian Mission.

La Conferenza, a causa del COVID-19, è stata organizzata con una sola presenza fisica del gruppo a Vienna e con il collegamento telematico con tre esperti internazionali per ogni organizzazione partecipante. 

La Conferenza, organizzata nonostante le sfide poste dalla situazione emergenziale a livello internazionale e con una vasta partecipazione garantita dalla presenza virtuale, conferma ed evidenzia l’impegno e la volontà internazionale di raggiungere gli obiettivi e le sfide poste dalla Convenzione di Palermo, così importante per i contenuti attuali e le sfide in atto; basti pensare che uno degli eventi paralleli è stato dedicato al traffico di medicinali ed attrezzature mediche contraffatte durante la pandemia. L’Interpol ha calcolato che la produzione di mascherine contraffatte per il periodo della prima fase del Covid-19 ammonta a 15 milioni di euro.