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Nossa Voz, Nosso Futuro: parte la nuova alleanza per i giovani in Angola

Si è aperto un nuovo capitolo di cooperazione e impegno sociale in Angola con l’avvio ufficiale del progettoNossa Voz, Nosso Futuro, promosso dal VIS e cofinanziato dall’Unione Europea. L’iniziativa mira a rafforzare la partecipazione giovanile e a sostenere i gruppi in situazione di maggior vulnerabilità in cinque province angolane: Luanda, Benguela, Cabinda, Zaire e Moxico.

In occasione del lancio, il VIS ha siglato sei memorandum d’intesa con importanti organizzazioni della società civile angolana, in una cerimonia tenutasi presso la propria sede di Luanda. Presenti all’evento, tra gli altri, Áurea Pereira, rappresentante della delegazione dell’Unione Europea in Angola, e i rappresentanti dei partner: i Salesiani di Don Bosco (SDB), l’Istituto di Scienze Religiose d’Angola (ICRA) e le organizzazioni beneficiarie delle sovvenzioni: 4As, APDCH, ASSOGE e le Suore Oblate del Santissimo Redentore di Lobito.

Con il finanziamento dell’Unione Europea, il progetto sarà attuato da una rete di organizzazioni che operano a stretto contatto con i giovani angolani, con particolare attenzione ai gruppi in situazione di maggior vulnerabilità. Vogliamo rafforzare i giovani, promuoverne la cittadinanza attiva e accompagnare le politiche pubbliche che li riguardano”, ha dichiarato Sergio Pitocco, rappresentante del VIS in Angola.

A seguire si è svolto, presso la sede dell’ICRA, il Kickoff Meeting del progetto, che ha riunito i principali partner per condividere le linee guida dell’iniziativa, allineare strategie e formalizzare l’istituzione del Comitato Permanente di Monitoraggio e Controllo (CPMC), organo deputato a garantire il coordinamento e la supervisione dell’attuazione progettuale.

“La costruzione di una comprensione condivisa tra i partner è un passo fondamentale per promuovere una società più inclusiva e partecipativa”, ha affermato Carlos Cambuta, coordinatore del progetto.

All’incontro hanno partecipato 14 rappresentanti delle organizzazioni coinvolte, contribuendo a rafforzare il carattere collaborativo e integrato dell’intervento.

Il progetto, della durata di 36 mesi, punta a rafforzare le organizzazioni giovanili, promuovere i diritti umani e combattere le disuguaglianze. Un’iniziativa che si presenta non solo come intervento tecnico, ma come movimento di ascolto, rafforzamento e trasformazione sociale, per costruire un futuro più equo e partecipativo per la gioventù angolana.