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Sostegno alla popolazione in situazione di vulnerabilità a Shire: al via, in Etiopia, il progetto "REACT"

Il 23 settembre a Shire (regione del Tigray) si è svolto l’evento di lancio del progetto “REACT – Integrated Humanitarian Response to the Tigray Crisis”, finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Il progetto, implementato dal VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo in partnership con Medici con l’Africa CUAMM, capofila dell’iniziativa, mira a garantire un accesso sostenibile e dignitoso ai servizi essenziali, rispondendo ai bisogni immediati e rafforzando la resilienza delle comunità attraverso un approccio integrato e attento alla dimensione di genere. Interventi sanitari e nutrizionali saranno affiancati da azioni per salvare vite umane, migliorare l’accesso alle cure, distribuire beni alimentari e rilanciare la produttività agricola, con particolare attenzione alle famiglie sfollate e in situazione di vulnerabilità. Donne e ragazze, tra i gruppi più colpiti, avranno accesso a spazi sicuri, servizi di salute, supporto psicosociale e campagne di sensibilizzazione sui loro diritti.

Il nuovo progetto rappresenta la naturale prosecuzione dell’iniziativa “RESTORE – Restore Essential Health, Nutrition and Food Security Services in Shire”, realizzata dal VIS insieme al CUAMM, a sostegno della popolazione in condizione di vulnerabilità e ormai prossima alla conclusione. RESTORE ha prodotto risultati significativi e un impatto positivo sui destinatari, come dimostrato dal forte coinvolgimento all’evento di lancio di REACT, da parte delle autorità locali e dei partner, che hanno espresso soddisfazione per i risultati raggiunti e sostegno alla prosecuzione delle attività.

Con il suo impegno nell’ambito del nuovo progetto REACT, il VIS prevede di sostenere oltre 5.000 destinatari attraverso interventi mirati a migliorare la salute, la nutrizione, la sicurezza alimentare e la protezione. L’accesso ai servizi sanitari e nutrizionali sarà rafforzato con particolare attenzione ai bambini e bambine sotto i 5 anni e alle donne in gravidanza o in allattamento, coinvolgendo 240 famiglie. Saranno inoltre offerti servizi di supporto psicologico e salute mentale presso il Centro SDB di Shire, con consulenze individuali per 200 persone, attività per 200 minori e adolescenti, gruppi di sostegno per 150 adulti e 50 segnalazioni a servizi specialistici quando necessario.

Nel settori nutrizione e agricoltura, 550 famiglie sfollate riceveranno aiuti immediati tramite trasferimenti monetari per far fronte all’insicurezza alimentare, mentre 160 famiglie di contadini locali riceveranno semi e materiali agricoli di qualità e formazione tecnica per aumentare la produzione e rafforzare la sicurezza alimentare della loro comunità.

Infine, il progetto prevede interventi dedicati a donne, ragazze e bambine, con la distribuzione di kit per l’igiene personale e la salute mestruale a 270 donne, in particolare a chi ha subito violenze o si trova in condizioni di vulnerabilità.

In questo modo, il progetto offrirà un aiuto concreto ai bisogni immediati e contribuirà a rafforzare la resilienza delle comunità locali che vivono in situazione di fragilità.

L’evento di lancio ha segnato una tappa importante per il progetto REACT, creando le condizioni per interventi mirati e collaborativi a sostegno dei più vulnerabili.