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Supporto psicosociale e riduzione dell’insicurezza alimentare: si conclude, in Etiopia, il progetto “SAFE-TIGRAY”

Si è da poco concluso ad Adwa, nella regione del Tigray, il progetto “SAFE-TIGRAY”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato dal VIS in collaborazione con i Salesiani di Don Bosco, CBM Italia, CBM International e l’Ethiopian Centre for Disability and Development (ECDD).

Avviato nel 2024 per rispondere alle gravi conseguenze del conflitto, il progetto ha sostenuto famiglie sfollate, comunità ospitanti, agricoltori, donne, bambini, bambine e persone con disabilità, offrendo un aiuto concreto - che si è concretizzato attraverso differenti modalità di intervento - in un contesto segnato da insicurezza alimentare e vulnerabilità diffusa.

Con l’assistenza economica in denaro (cash transfer), 1745 famiglie hanno potuto acquistare cibo e beni di prima necessità, migliorando l’accesso agli alimenti e riducendo il ricorso a strategie di sopravvivenza dannose.

Il progetto ha inoltre rafforzato la sicurezza alimentare con il sostegno all’agricoltura locale, fornendo sementi resistenti alla siccità, strumenti per l’irrigazione e la formazione tecnica, contribuendo ad aumentare la produzione e il reddito - e quindi l’auto sostentamento – di 160 famiglie in contesti rurali e contribuendo a influenzare positivamente il resto della comunità.

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla salute mentale e al supporto psicosociale, attraverso servizi di counseling individuale e di gruppo, attività ricreative e spazi sicuri per bambini e bambine, con l’obiettivo di aiutare le persone ad affrontare i traumi legati al conflitto; in questo modo si è contribuito a contrastare lo stigma che circonda la salute mentale, favorendo un riconoscimento positivo all’interno della comunità di Adwa e sostenendo il centro di ascolto, oggi divenuto un punto di riferimento per molte persone.

"SAFE-TIGRAY" ha promosso anche l’inclusione delle persone con disabilità, offrendo assistenza mirata, dispositivi di supporto, formazione agli operatori e interventi di accessibilità nelle strutture pubbliche.

Grazie al coinvolgimento delle comunità locali e delle istituzioni, il progetto lascia competenze, servizi rafforzati e buone pratiche utili per continuare a sostenere la resilienza delle popolazioni del Tigray.

Parallelamente, le azioni di supporto in Etiopia e in particolare nella regione del Tigray continueranno grazie a due nuovi progetti – "REACT" a Shire e "RELIEF" ad Adwa – sostenuti dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo.